Niente Interpello Ministeriale nella sibaritide. La decisione dell’INPS regionale è stata salutata positivamente dalle organizzazioni agricole della provincia di Cosenza, Confederazione Italiana Agricoltori e Unione Agricoltori. La sede INPS territoriale di Rossano, nella passata campagna agrumicola 2012/2013, aveva utilizzatovl’ Interpello, per vietare alle numerose cooperative agricole di produzione le assunzioni dei braccianti agricoli, utilizzati per i cicli biologici delle produzioni agricole, anche perché, queste cooperative agricole di produzione, da oltre un decennio, sono diventate Organizzazioni di Produttori (O.P.) oppure aderiscono con migliaia di braccianti a tali organismi essendo l’ultimo modello previsto e agevolato dalla normativa comunitaria. Il chiarimento, anticipato dai rappresentanti dell’INPS regionale e provinciale, è avvenuto durante una riunione che si è svolta presso l’Assessorato alla Formazione Professionale e Mercato del Lavoro della Provincia di Cosenza promossa dall’assessore al ramo Giuseppe Giudiceandrea, hanno partecipato i dirigenti dell’UPA, della CIA, della CGIL , dei Consulenti del Lavoro, della sede INPS di Cosenza, dell’INPS regionale di Catanzaro, della Coldiretti, Lavoro di Cosenza. La Provincia e tutte le parti sociali, in particolare le Associazioni di Categoria, hanno fortemente rimarcato la necessità di istituire permanentemente un tavolo che si interessi delle questioni agricole nell’ambito del Mercato del Lavoro, che lavori per evitare il verificarsi di altri eventi come quello accaduto nel territorio della Sibaritide, alla fine del settembre 2012, riguardante un’indagine della magistratura contro una presunta truffa ai danni dell’INPS, per falsi rapporti in agricoltura e finalizzata alla percezione di indebite prestazioni previdenziali che ha coinvolto aziende, ipotetici falsi braccianti, funzionari INPS, professionisti, patronati e politici.