Il caso Ruby e quello che è successo attorno alle serate ad Arcore di Silvio Berlusconi è stato un caso di ''dismisura, abuso di potere, degrado, tre parole che ho letto sui giornali e che condivido''. Lo ha detto Lele Mora, rendendo dichiarazioni spontanee al processo 'Ruby bis' e facendo dunque una sorta di 'mea culpa'. ''Io ne sono stato passivo concorrente'', ha aggiunto l'ex talent scout.
''E' vero ho partecipato alle feste di Silvio Berlusconi ad Arcore, e' vero ho accompagnato alle cene alcune ragazze, ma non ho mai voluto condizionarle, non ho mai giudicato i loro comportamenti e non ho mai orientato le loro condotte con costrizione''. Mora ha anche voluto sottolineare che rispetta e non contesta ''l'attivita' di indagine della procura''.
Mora ha anche chiesto ''scusa'' ai giornalisti, e in particolare al conduttore di 'Piazza Pulita' Corrado Formigli. ''Mi vergogno - ha spiegato - di tante polemiche che ho fatto in passato contro i giornalisti e i comunisti e voglio chiedere scusa senza se e senza ma''. L'ex manager dei vip ha detto di voler ''uscire da questa bufera infernale che mi ha tolto la luce''.