L'amministrazione comunale ha comunicato ieri i dati relativi alla riscossione dell'imposta di soggiorno per il mese di maggio. Stando ai dati forniti dai competenti uffici le casse del Municipio hanno introitato 141mila 142 euro. Il numero dei pernottamenti complessivi si è attestato a 102mila 81 presenze. I soggetti, che hanno sborsato il balzello imposto dalle leggi nazionali, sono stati 28mila 470. Sono state esentate dal pagamento 956 persone che fanno parte di quelle categorie per le quali il regolamento approvato lo scorso anno dal consiglio comunale prevede tale eventualità. Ad aprile, Palazzo dei Giurati aveva incassato 101mila 908 euro. Un balzo consistente questo se si pensa che a febbraio 13mila 208 euro erano stati incassati, a marzo, invece si era avuto un incasso di 45mila 942 euro. La "prova del nove" sarà adesso, ovviamente, quella della stagione turistica, che è entrata ormai nella fase centrale e quindi il dato del mese di giugno che sta per terminare, e poi luglio e agosto. In ogni caso non è cambiata l'opinione degli albergatori di Taormina che notoriamente non hanno gradito l'imposta, in vigore dal 1 gennaio scorso nella “Perla”. Gli operatori economici locali non fanno mistero di auspicare che, presto o tardi, magari possa essere messa in discussione la stessa esistenza del balzello. Le tariffe, ricordiamo, partono da 2,50 euro per gli hotel a 5 stelle e si abbassano in maniera graduale per gli altri alberghi. Nel dettaglio il pagamento in atto è di 2,50 euro per gli alberghi categoria top-lusso, 2 euro per i quattro stelle, e un euro e 50 centesimi per i tre stelle, e un euro per tutte le altre strutture.
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