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Messaggio di mons. Marcianò
ai turisti sullo jonio

Il vescovo di Rossano, mons. Santo Marcianò, ha rivolto un messaggio a quanti sceglieranno lo jonio cosentino  quale meta di vacanza, ma lancia anche un grido d’allarme alle istituzioni e ai cittadini per le troppe ferite inferte al territorio. “All’inizio del periodo estivo – scrive il presule -  voglio rivolgere il mio saluto affettuoso a tutti coloro che scelgono di vivere qui le proprie vacanze, ai tanti nostri emigrati che rientrano presso i propri affetti familiari, e a tutti gli operatori turistici della nostra terra.  Un saluto particolare lo rivolgo a tutti coloro per i quali il tempo estivo è occasione per trovare un’occupazione lavorativa seppure temporanea o precaria. In questo tempo di difficoltà economica, il turismo per la nostra terra è una preziosa opportunità per la creazione di posti di lavoro. Ogni giorno accolgo con sofferenza le richieste e gli sfoghi di decine di giovani alla ricerca di una onesta occupazione; è in quei momenti che, con grande amarezza, osservo che il turismo rischia di essere un’occasione persa per la nostra Calabria. Se guardo al nostro territorio (Sibaritide e dintorni) constato la pesante carenza di infrastrutture: la mancanza di autostrade, di treni, di aeroporti è un handicap che tarpa le ali alle attese di un territorio dotato di enormi potenzialità. A ciò si aggiungono altri problemi quali: la devastazione del territorio dovuta alla piaga vergognosa degli incendi boschivi che in questo tempo sfigurano le nostre splendide montagne; la crisi nella gestione dei rifiuti che rischia di compromettere l’immagine delle nostre città oltre che la vita degli stessi cittadini; lo stesso mare, che è il nostro tesoro, è spesso violato da abusivismo edilizio, depuratori difettosi, scarichi fognari.  E’ un grido di allarme quello che va lanciato – prosegue Marcianò -  consapevoli che accanto alle responsabilità politiche vi sono le responsabilità di singoli cittadini talvolta colpevoli di scarso senso civico. Alla politica chiediamo che la priorità del lavoro sia nel cuore e nelle preoccupazioni di tutti attraverso scelte precise e investimenti mirati; ai cittadini chiedo che vengano rifiutate logiche di illegalità e di inciviltà affinché la nostra terra si affranchi da stili di vita sbagliati”.

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