Dopo Basilicata, Campania e Molise, dove sono già iniziati il 2 luglio, ora i saldi estivi partiranno anche nelle altre regioni. Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 229 euro - meno di 100 euro a testa - per un valore complessivo di 3,6 miliardi di euro. Le vendite estive sono sempre un momento di richiamo per le famiglie anche se negli ultimi anni si sono ridotte costantemente.
"Siamo consapevoli - sottolinea Renato Borghi, Vice Presidente di Confcommercio e Presidente di Federazione Moda Italia - delle difficoltà che attraversano le famiglie italiane dal punto di vista del reddito disponibile, pertanto è prevedibile un leggero calo rispetto all'anno scorso con uno scontrino medio intorno ai 100 euro" contro i 103 dell'anno precedente e i 117 del 2010. "Siamo peraltro fiduciosi - afferma - che i saldi, che preferisco definire di 'inizio stagione', sapranno incontrare le più diversificate esigenze dei consumatori, sia per quantità, qualità e assortimento dei prodotti invenduti, che per gli sconti che prevediamo possano superare il 40% Le vendite in questo periodo, insomma, pur in un contesto difficile, potranno dare effervescenza alle vendite e rappresentare per i consumatori italiani e i turisti stranieri un'occasione per acquistare quei capi d'abbigliamento desiderati nel corso della stagione".
Secondo un'analisi realizzata dall'Ufficio studi della Cgia, dall'inizio delle crisi al 31 dicembre 2012 l'indebitamento delle famiglie italiane è cresciuto di 134 miliardi, pari ad un aumento percentuale del 36,5: in termini assoluti ha toccato quota 501,58 miliardi di euro, anche se va evidenziato che la punta massima registrata in questi ultimi anni è stata raggiunta alla fine del 2011, con 506,2 miliardi di euro.
Gli artigiani di Mestre sottolineano che tra il 2007 ed il 2012 l'inflazione è aumentata dell'11,2%. L'indebitamento medio delle famiglie italiane è di 19.387 euro, mentre le province più esposte con il sistema bancario sono quelle lombarde: al primo posto troviamo Lodi, con un dato medio per famiglia pari a 27.831 euro, seguono Monza-Brianza, con 27.628 euro, Milano, con 27.407 euro e Varese, con 25.968 euro. Niente a che vedere con gli importi che caratterizzano le realtà provinciali meno esposte con il sistema bancario: Vibo Valentia, con 9.094 euro, Enna, con 8.551 euro e l'Ogliastra, con 8.408 euro.
COLDIRETTI, A LUGLIO 2 MILIONI PARTENZE IN MENO - Quasi 2 milioni di italiani rispetto allo scorso anno rinunciano a partire a luglio, che è comunque scelto da circa una famiglia su tre per la vacanza estiva 2013, riuscendo a risparmiare un po' rispetto all'altissima stagione. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione del primo weekend di luglio, sulla base di una indagine Ipr marketing. Quest'estate sono meno di 32 milioni gli italiani adulti che si concedono almeno un giorno di vacanza fuori casa: la tendenza è al risparmio. Si taglia sulla durata della vacanza stessa e sulla distanza delle mete, andando così alla caccia dei saldi con le offerte last minute. Il 32% dei vacanzieri - continua la Coldiretti - sceglie località più vicine, il 25% ha deciso di accorciare la durata del soggiorno ed il 18% parte in bassa stagione, mentre solo il 34% non intende modificare le proprie abitudini. Tra le spese da tagliare in vacanza per far quadrare i conti, ci sono per il 33% quelle dei divertimenti come cinema, parchi giochi, discoteche ma c'é anche un consistente 25% che abbassa il livello degli alloggi scelti, rinunciando - rileva sempre Coldiretti - ad una stella o più. La tendenza premia l'agriturismo dove alloggerà il 9% degli italiani in vacanza.
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