Lunedì 23 Dicembre 2024

Processo Mediaset, udienza
cassazione il 30 luglio

Berlusconi condannato per frode fiscale

E' arrivato in Cassazione il ricorso della difesa di Silvio Berlusconi contro la condanna a quattro anni di reclusione per frode fiscale e a cinque di interdizione dai pubblici uffici nel processo Mediaset. La data dell'udienza è stata immediatamente fissata il prossimo 30 luglio davanti alla sezione feriale della suprema corte.

Con questa fissazione rapida - avvenuta il giorno stesso di arrivo del ricorso alla Suprema Corte - è scongiurato ogni rischio di prescrizione, anche di una sola parte delle accuse. Insieme a Berlusconi sono imputati il produttore cinematografico egiziano Frank Agrama e i due ex manager Mediaset Gabriella Galetto e Daniele Lorenzano. L'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile. L'udienza sarà pubblica. Il ricorso è contro il verdetto emesso lo scorso 8 maggio dalla corte d'appello di Milano.

 "Non ho mai visto un'udienza fissata con questa velocità: sono esterrefatto, sorpreso e amareggiato perché in questo modo si comprimono i diritti della difesa". Così Franco Coppi, difensore di Berlusconi, ha commentato la fissazione al 30 luglio in Cassazione del processo Mediaset.

"La fissazione dell'udienza nel processo Diritti avanti la sezione feriale della Corte di Cassazione dopo un tempo eccezionalmente breve dalla conclusione del processo d'appello non ha precedenti, se non in casi rarissimi con imputati detenuti". Lo dichiara l'avvocato Niccolò Ghedini, secondo cui "il significato di tale decisione è fin troppo evidente".

"Spero che sia evidente a tutti l'estrema delicatezza del momento che stiamo vivendo e i pericoli che porta con sé. Sbaglia chi crede che sia il problema di una sola parte politica, o di una sola persona. La giustizia nel nostro Paese sta diventando un mostro incontrollabile che non può essere celato dietro a giustificazioni o spiegazioni d'ordinanza". Lo dice il capogruppo del pdl alla Camera Renato Brunetta. " Non intendo discutere il calendario che la Corte di Cassazione fissa per sé, ma è escluso che possa deciderlo per il Paese. Questo spetta alle forze politiche, nella loro autonoma e libera valutazione. Nessuno si può permettere di interferire con la vita democratica del Paese e non è possibile continuare ad accettare passivamente certe assurde prese di posizione. Il presidente Berlusconi ci avrà sempre dalla sua parte per difendere l'autonomia della politica e la libertà di ogni individuo".

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