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I resti di Pacciani
in una fossa comune?

Pietro Pacciani, l'uomo processato come il "mostro di Firenze", accusato di sette degli otto duplici omicidi attribuiti al maniaco delle coppiette, morì il 22 febbraio 1998.

Ad oltre 15 anni dalla sepoltura, oggi il servizio cimiteriale del Comune di San Casciano (Firenze), come previsto dal regolamento, ha riesumato i resti di Pacciani la cui salma era stata sepolta in terra nel cimitero di Mercatale. Secondo quanto si è appreso gli addetti del Comune hanno cercato i familiari per comunicare la data della riesumazione.

Ma nessuno si è presentato e stamani i pochi resti sono stati sistemati in una cassetta di zinco dove verranno conservati per i prossimi sei mesi. Se nessuno li reclamerà saranno poi messi in una fossa comune. Pacciani venne trovato morto nella sua abitazione, dove viveva da solo dopo essere stato scarcerato.

A trovarlo, ormai senza vita, furono i carabinieri avvertiti da alcuni vicini. Secondo il medico la causa del decesso fu un arresto cardiocircolatorio. Arrestato il 16 gennaio del 1993 con l'accusa di essere l'autore degli omicidi, venne condannato all'ergastolo il primo novembre 1994. Nel processo d'appello venne però assolto e al momento della morte era in attesa di un nuovo processo fissato per il mese di ottobre del 1998.

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