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La compagna di Di Cataldo
lo "denuncia" su Facebook

La polizia ha attivato verifiche su alcune foto che ritraggono un feto morto, postate sul profilo Facebook da Anna Laura Millacci compagna di un noto cantante romano. "Queste foto che ho postato - si legge su un post pubblicato dalla donna sul social network - sono di venti giorni fa. Ho pensato a lungo se farlo o meno. Ma credo nella dignità e nel rispetto delle donne". "Anche quando ero incinta lui mi ha picchiata - si legge ancora - Questa volta le botte me le ha date al punto da farmi abortire il figlio che portavo in grembo. Io non ho un carattere facile e le liti possono accadere. Ma mai nessun uomo potrà mai più farmi questo a me e alla vita. E spero che questo outing sia utile a tutte quelle donne che subiscono uomini che sembrano angeli e poi ci riducono così". Infine la donna fa riferimento alla ex-moglie del cantante, che - sempre secondo quanto avrebbe scritto - avrebbe anche lei subito violenze". La donna ha anche pubblicato delle foto di quello che sembra un feto morto in un lavabo, nel sangue, e il suo volto che appare tumefatto

La donna sostiene - secondo quanto risulta sul suo profilo Facebook - di essere stata picchiata dal suo compagno, il cantante Massimo Di Cataldo. Nessuna denuncia, né querela, tuttavia, risultano alla Questura di Roma, che sta facendo verifiche anche sull'autenticità del profilo. Di Cataldo deve esibirsi  sul palco del Lunezia festival, a Marina di Carrara (Massa Carrara). La partecipazione è stata confermata da David De Filippi, che cura l'ufficio stampa del festival. Nessun commento sulla vicenda è arrivato finora da Di Cataldo e dal suo staff. E' previsto che al Lunezia festival Di Cataldo riceva un premio per il valore musical-letterario delle sue canzoni. Commenta Stefano De Martino, patron del premio Lunezia: "Non esprimo giudizi privati, stimo Di Cataldo come artista e lo premio per il suo percorso professionale e sono contento di averlo sul palco questa stasera".

"Solo poco fa ho appreso da Facebook cosa sta succedendo e sono sconvolto. Come può una donna, madre di mia figlia, arrivare a tanto, alterando la realtà, solo perchè una storia finisce?". Così il cantante Massimo Di Cataldo ha replicato alle accuse della compagna. "Farò di tutto - aggiunge Di Cataldo su Fb e Twitter - per tutelarmi, prima come uomo e poi come artista".

Ieri sera il cantante è salito sul palco del premio Lunezia a Marina di Carrara con le lacrime agli occhi. Nessuno, apparentemente, tra il folto pubblico sapeva della brutta vicenda. Gli spettatori lo ha applaudito e poi di Cataldo ha firmato autografi, prima di concedersi una pausa in un ristorante. Intorno a mezzanotte si è seduto ad un tavolo, in veranda, accanto al suo manager Martino De Rubeis. Ha ordinato un piatto di verdure e una bottiglia d'acqua. Per quasi un'ora è stato al telefono, in disparte, coi propri familiari: "Tranquilizza mamma e papà, loro soffriranno più di me, questa è una storia assurda, non ha nulla di vero": ha ripetuto al telefono. Prima di lasciare il ristorante, alle due di notte, ha ripetuto: "Non riesco a capire, sono scosso, lei è la donna che amo, è la madre di mia figlia, è la persona a cui voglio bene. E' una cosa - ha aggiunto il cantante - che mi ferisce profondamente. Non capisco, forse lei avrà delle aspirazioni di vita, artistiche e penso che mi voglia far del male. Perché? Non lo so, forse perché ho reagito bene alla nostra separazione, io sto cercando di rimettermi a lavorare, di puntare su me stesso, dopo averle dato tanto; questa sera sono qua per questo, per lavorare, mi sto impegnando nella mia professione, lei mi ha fatto questa azione che non riesco a definire, non ho ancora parlato con lei". Quando apprende che la polizia sta effettuando verifiche sull'attendibilità di alcune foto che l'ex compagna Anna Laura Millacci ha postato sul proprio profilo Facebook tra cui alcune che ritraggono un feto morto in un lavabo ha un sussulto: "No, no, no, non è possibile, non è possibile, è sconvolgente". (ANSA)

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