La crisi si avverte anche qui, ma il nome “Portorosa” ha ancora un valore e “vende”; la caratteristica del suo complesso immobiliare, l'esclusività del suo porto, la posizione geografica invidiabile all'interno del Golfo di Patti, tra Tindari, Milazzo e le Isole Eolie, hanno mantenuto quasi inalterato il valore degli immobili. Con il mercato in flessione, prevalgono le presenze straniere; gli italiani, invece, sono in calo, prima, invece, era il contrario. Potrebbe essere questa, in sintesi, la chiave di lettura del momento contingente “vissuto” del complesso “Portorosa” di Furnari, una “cittadella” sognata come una piccola Venezia del Sud. Certo, la recessione, in percentuale, c'è stata anche qui e si vive; si è cominciata ad avvertire dal 2010, da quando si verificò un “crollo delle ordinazioni” pari al 30%. Nonostante queste negatività, negli anni successivi, i “cali”sono stati contenuti e si sono mantenuti entro certi limiti. Evidentemente il nome di questo complesso, la qualità e quantità delle unità immobiliari, i servizi che offre, le destinazioni che da qui si possono raggiungere, pur in assenza di un aeroporto vicino, ma con un porto che è la sua vera ricchezza, riescono ancora a tenere in piedi tutto il “sistema”.
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