Doppia contestazione nei confronti del ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge a Cervia, sulla riviera ravennate, dove era attesa in serata per partecipare ad un dibattito alla festa del Pd. La scorsa notte alcuni manichini vestiti con giubbotti scuri e jeans, imbrattati sul petto di vernice color rosso sangue e corredati da cartelli e volantini con la scritta 'L'immigrazione uccide-No ius soli', erano stati abbandonati nella centrale piazza dei Salinari; il gesto era stato poi rivendicato da Forza Nuova. Questa sera, durante l'intervento del ministro davanti al pubblico della festa, una persona non ancora identificata ha lanciato al suo indirizzo due banane. I frutti non hanno raggiunto il palco, ricadendo tra la prima e la seconda fila di spettatori. Kyenge ha definito il gesto ''uno schiaffo alla povertà'' e ''uno spreco di cibo''. Forza Nuova, nella rivendicazione del gesto di protesta, scriveva che ''tutelare l'identità italiana deve essere di primario interesse, in quanto essa rappresenta la forza da cui trae linfa la vita stessa del nostro popolo''. I carabinieri della Compagnia cittadina hanno già identificato sei persone quali possibili autori del blitz, mentre il Pd di Cervia ha espresso ''assoluto sdegno per l'atto di intimidazione'' realizzato da ''un gruppo di estremisti nei confronti del nostro partito, impegnato in questi giorni nella tradizionale Festa Democratica. Preoccupazione e stupore per la presenza nella nostra città di vergognosi fenomeni di rigurgiti fascisti''. La stessa Forza Nuova aveva annunciato altre iniziative: di fatto stasera, durante l'intervento della Kyenge, non ci sono state proteste, a parte la blanda contestazione di un gruppetto di giovani consistita nel rumoreggiare durante alcuni passaggi del suo discorso sul tema immigrazione. (ANSA)