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Restituiti tutti i beni
agli imprenditori Torre

  L’impero economico dei fratelli Torre, i “re degli inerti” lungo la fascia tirrenica del Messinese, con un patrimonio stimato in quindici milioni di euro tra Terme Vigliatore, Rodì Milici e Barcellona, torna interamente in mano ai proprietari dopo il sequestro di beni disposto nell’ottobre del 2012. Il loro apporto dichiarativo è risultato infatti fondamentale per l’operazione “Gotha 3”sulle grandi estorsioni della famiglia mafiosa barcellonese. La decisione è stata adottata nei giorni scorsi dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Messina presieduta dal giudice Nunzio Trovato, anche su richiesta della Distrettuale antimafia. Gli imprenditori Antonino Torre, la nipote Patrizia (figlia di Carmelo Torre, assassinato nel 1989) e il marito di quest’ultima, Nino Alesci (la Torre e Alesci sono divenuti testimoni di giustizia), che sono assistiti in questa vicenda dall’avvocato Ugo Colonna, hanno infatti reso una serie di dichiarazioni ai magistrati della Dda Giuseppe Verzera, Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, che poi hanno confermato e integrato nel corso di un lungo e complesso incidente probatorio sempre nell’ambito della “Gotha 3”. Procedimento che la settimana scorsa ha registrato cinque pesanti e richieste di condanna per i giudizi abbreviati davanti al gup di Messina Monica Marino. In questo procedimento i Torre sono adesso parte civile.

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