Dai libri preferiti ai dischi in vinile, dai documenti utilizzati a Radio Aut all'ultimo testo letto prima di essere ucciso dalla mafia. Il mondo di Peppino Impastato, l'attivista assassinato da Cosa nostra a Cinisi nel 1978, sarà mostrato al pubblico da oggi pomeriggio nella sede della storica Casa Memoria in corso Umberto 220 a Cinisi (Pa). Quella che era l'abitazione di famiglia, infatti, è stata trasformata in una struttura adatta ad accogliere i numerosi visitatori che ogni anno raggiungono Cinisi per conoscere la storia e i luoghi di Peppino Impastato. I lavori di ristrutturazione sono stati realizzati grazie al progetto ''Un ponte per la memoria'', sostenuto da Fondazione con il Sud e diretto da Claudio La Camera, responsabile dell'Osservatorio sulla Ndrangheta di Reggio Calabria che, insieme a Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ha curato l'allestimento della nuova casa-museo. All'interno, un punto accoglienza, un bookshop, e un'area espositiva. Nella Casa-Museo ci sono numerosi materiali inediti di Peppino Impastato che prima d'ora non sono mai stati mostrati al pubblico. Al primo piano della casa è stata ricostruita la stanza di Peppino Impastato, quando Peppino viveva con la madre Felicia. Nella camera ci sono i suoi dischi in vinile e i suoi libri preferiti, compreso l'ultimo testo letto prima di essere ucciso dalla mafia. Nello stesso piano della sua stanza, è stata allestita una sala lettura con alcune vetrine in cui sono stati esposti i libri che Impastato leggeva, i documenti dell'attività di Radio Aut o i numeri del giornale ''L'idea socialista''. Al centro della sala, la scrivania di Peppino Impastato con la sua macchina per scrivere e materiali inediti.
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