Enrico Letta chiede che si "tenga fuori il Quirinale" dalle tensioni politiche e "si smetta di tirarlo in ballo in modo improprio e ricattatorio". Lo riferiscono fonti vicine al premier che aggiungono: Letta intende "ascoltare con attenzione i contenuti e i toni dei discorsi di domani alla manifestazione del Pdl".
Letta riceverà lunedì prossimo a palazzo Chigi il governatore di Bankitalia Ignazio Visco e il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. Lo riferiscono fonti di governo, secondo le quali l'incontro servirà per fare il "punto sulla situazione economica e finanziaria".
"O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l'agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l'Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti". Così Sandro Bondi (Pdl).
Interpellati sulle dichiarazioni odierne di Sandro Bondi che, tra le altre cose, ha evocato il rischio di una "guerra civile" dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna Silvio Berlusconi, ambienti del Quirinale le definiscono "dichiarazioni irresponsabili".
"La richiesta di grazia di ieri è un'irricevibile provocazione, quella di mettere sotto controllo politico la magistratura è altrettanto irricevibile e le parole di questa mattina di Bondi sono al limite dell'eversivo. Abbiamo davanti due scenari: o il Pdl ritorna nell'alveo della normalità democratica, oppure i suoi ministri che hanno minacciato dimissioni siano conseguenti e si dimettano". Così Stefano Fassina, viceministro dell'Economia ed esponente del Pd, ai microfoni di Sky Tg24.
"Qualcuno chiami un medico per Sandro Bondi che evoca la guerra civile: si tratta di un evidente caso di colpo di sole. Si rintracci lo stesso dottore che calmava Bossi quando parlava di dieci milioni di fucili pronti ad attaccare dalle Alpi". Lo dichiara Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico.
Bondi, non mi farò chiudere bocca dal Colle - "Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile". Lo afferma Sandro Bondi, replicando alla reazione di "ambienti" del Quirinale alle sue parole sul rischio di "guerra civile" in assenza di una soluzione politica alla vicenda Berlusconi.
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