Montano le polemiche in vista della imminente riforma amministrativa che interesserà l’intera Sicilia. Saranno, infatti, definitivamente abolite le province e trasformati in “municipi”, sul tipo di quelli romani, ben duecento minicomuni, da momento che prevale sempre più la necessità di tagliare gli ormai inaccettabili costi della politica. Ed è chiaro che sarà questo, a parte l’abissale carenza di fondi, l’argomento principale della politica siciliana del prossimo autunno, considerato che l’annunciata riforma dovrà entrare in vigore entro il 31 dicembre. Peraltro, motivo per cui si incominciano a registrare le prime polemiche con relative proteste, circolano già le prime proposte elaborate da gruppi di lavoro attivati dall’assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti e sottoposte all’esame dei capigruppo. Il primo ad annunciare le barricate è stato il vicecapogruppo del Pds Vincenzo Figuccia, che non ha esitato ad accusare Crocetta di voler attuare un “colpo di Stato”, di voler azzerare tutte le strutture periferiche per assumere il controllo politico e amministrativo dell’intera Regione. Ma neppure nella maggioranza la bozza assessoriale sembra essere condivisa. “La bozza di riforma delle competenze delle Province regionali presentata dall’assessore Patrizia Valenti – ha dichiarato Giovanni Panepinto, vicepresidente della commissione Affari istituzionali – è carente e fragile: appare come un assemblaggio di idee senza un progetto organico”. “Il gruppo Pd – ha, quindi, avvertito – lavora da tempo ad una riorganizzazione armonica di funzioni e competenze, che metta al centro i Liberi Consorzi in equilibrio con gli altri due livelli: Regione e Comuni”. “La proposta del Pd – ha, quindi, spiegato Panepinto, che nella qualità di segretario comunale di uno dei comuni dell’agrigentino ha una profonda conoscenza del sistema che si vuole riformare – ha un approccio profondamente differente da quella dell’assessore Valenti: il punto non è fare uno ‘spezzatino’ delle attuali funzioni, ma riorganizzare i servizi senza creare conflitti o sovrapposizioni di competenze”. “Nei prossimi giorni –ha aggiunto –il gruppo Pd all’Ars presenterà un proprio testo e, nella seconda metà di settembre, chiameremo ad un confronto sul tema amministratori, economisti ed esperti di architettura istituzionale. All’incontro, al quale darà il proprio contributo anche il presidente della Regione Rosario Crocetta, parteciperà Corrado Passera. I Liberi Consorzi di Comuni –ha concluso Panepinto -possono e devono essere uno strumento per rilanciare l’econo - mia e lo sviluppo della Sicilia, che è fondamentale per la ripresa del Paese”. Per parte sua, l’assessore Valenti ha assicurato massima collaborazione e apertura al dialogo.