C’è attesa a Bisignano per l’inaugurazione, sabato della scultura monumentale, realizzata dall’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo, raffigurante Sant’Umile, frate minore vissuto tra il 1582 e il 1637, protettore della cittadina del cosentino. L’inaugurazione è prevista al culmine alla tradizionale processione che annualmente si svolge per le vie di Bisignano in omaggio al santo e dopo il rituale simbolico passaggio delle chiavi della città dalle mani del Sindaco a quelle di Sant’Umile. La scultura, che alla sommità raggiunge gli oltre cinque metri d’altezza, si presenta come un’armoniosa interazione di due materiali apparentemente opposti l’uno all’altro: l’acciaio, neutro, rigoroso ed essenziale nel disegnare lo scheletro della struttura monumentale, e il vetro, supporto scultore prediletto da Vigliaturo, capace di sfruttarne al meglio la trasparenza e la brillantezza in una magistrale collezione di cromatismi affascinanti che traducono la figura di Sant’Umile in immagini dense di simbolismo. Il santo, proteso verso l’altro e vestito da un manto di cielo stellato, occupa la parte centrale dell’opera, quasi a fare da tramite tra la natura della base dell’opera, la bellezza floreale del mondo terreno e dell’animo umano, e il divino, lo Spirito Santo, che, sotto le sembianze della colomba biblica, si congiunge a Sant’Umile. La figura inginocchiata ai piedi del santo, infine, rappresenta l’intera città di Bisignano e la sua devozione nei confronti del patrono protettore.