Sarebbe ''paradossale'' avvitarsi in ''questioni interne'' ora che ''la terra promessa'' della ripresa e' cosi' vicina. Il premier Enrico Letta, da Vienna, continua a ripetere che l'unica via di uscita dalla crisi e' la ''stabilita' '' di governo e, in vista del faccia a faccia di questo pomeriggio con Alfano dopo l'ultimatum lanciato da Berlusconi, cerca di allontanare le nubi di una crisi, questa volta politica, appellandosi alla ''responsabilita' e lungimiranza di tutti' e dicendosi certo che ''le difficolta' siano superabili''. E trova immediata sponda nel cancelliere Austriaco Werner Faymann che senza troppi giri di parole risponde cosi' ad una domanda su Berlusconi: ''L'ho conosciuto e non ho mai pensato che sia un garante della stabilità, per cui sono contento di aver incontrato il presidente Letta che sta andando nella giusta direzione''. Come dire, anche i paesi virtuosi d'Europa puntano sulla stabilita' dell'Italia.
Anche perche', ha ricordato Letta in conferenza stampa, le sfide da affrontare per lasciarsi alle spalle la crisi economica sono molte, a partire dalla lotta alla disoccupazione, che sara' ''il cuore del semestre di presidenza italiana'' a Bruxelles, insieme all'unione bancaria che, ha sottolineato il premier, ''se fosse esistita tre anni fa e fosse stata già funzionante'' ci avrebbe fatto ''evitare di spendere in Europa decine di miliardi di euro che avremmo potuto utilizzare in altro modo''. Ma il problema principale da risolvere, per ottenere questi risultati, ora e' in casa. ''Penso che il nostro paese - ha detto Letta rispondendo ad una domanda sulla tenuta del governo - abbia davanti grandissime oppurtunita', confido nella responsabilita' e nella lungimiranza di tutti, sarebbe paradossale se ora, dopo che l'Italia ha tenuto duro nei momenti piu' difficili della crisi'', finissimo per avvitarci su questioni di politica interna''.
Brunetta, soluzione Cav-Governo prima della Giunta - "Grande determinazione per rilanciare l'azione del Governo, ma altrettanta determinazione nel risolvere il problema democratico su Berlusconi, il tutto prima della riunione della Giunta per le elezioni al Senato". Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, ai microfoni del Tg1. Dopo il velenoso 'cinguettio' di ieri diretto alle 'colombe' del Pdl, Daniela Santanche' torna a punzecchiare su Twitter. "Una cosa è certa. Gasparri non morirà mai di troppo lavoro", scrive la deputata Pdl facendo probabile riferimento ad una battuta di Maurizio Gasparri riportata oggi dalla stampa. "Morire per Berlusconi sì, ma per il Twiga no", erano state le parole con cui il senatore si riferiva al celebre stabilimento della Versilia che vede proprio nella Santanche' una delle sue più celebri frequentatrici