Nuova grana per il governo Crocetta. Entro la fine dell’anno almeno 24 società partecipate dalla Regione Siciliana saranno dismesse. Ne dovrebbero rimanere soltanto 10. Il Piano di riordino è già pronto. Gli uffici regionali sono al lavoro da luglio per determinare gli accorpamenti, in modo da salvare il salvabile del personale in servizio: 6.500 persone. «Il personale impiegato nelle società partecipate della Regione che vanno in dismissione, almeno quello assunto nell’area pubblica delle società e prima del blocco del 2009, potrà essere reimpiegato – ha detto l’assessore all’Economia Luca Bianchi, che nel merito ha informato ieri la giunta di governo – in base alle disposizioni previste dalla norma regionale, ovvero nell’ambito dei posti disponibili nelle altre partecipate che resteranno in vita e solo in base alle professionalità necessarie alle società riceventi e nella misura delle esigenze in pianta organica». «Prima di assumere decisioni in giunta – ha commentato il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava – abbiano il pudore e anche la sensibilità sociale di aprire il confronto generale con chi rappresenta i lavoratori. Chiediamo all’assessore Bianchi e al governo di non procedere con scelte unilaterali».
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