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Confessa l'omicida
della gioielliera

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Maria Angela Granomelli, uccisa il 3 agosto nella sua gioielleria nel centro della città, a Saronno (Varese). Secondo quanto si è appreso un quarantenne, fermato ieri sera a Bollate (Milano) , ha confessato nella notte. Si tratterebbe di uno sbandato.

L'uomo, secondo i primi particolari che emergono dalla vicenda, è stato individuato grazie alla testimonianza di un cittadino, che si è presentato alla caserma dei carabinieri di Bollate (Milano) dicendo di avere visto un uomo che assomigliava alle immagini dell'assassino riprese dal circuito di videosorveglianza diffuse dagli inquirenti.

I militari sono subito intervenuti per fare le verifiche, individuandolo in casa della convivente, una bollatese, nel cui appartamento si trovava temporaneamente (risiede in provincia di Varese). Portato in caserma, dopo un serrato interrogatorio, condotto dal pm che coordina le indagini, Nadia Calcaterra, e dagli uomini del Nucleo investigativo di Varese, l'uomo ha confessato sia le sue responsabilità sia il movente. Ed è stato posto in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario.

L'omicida ha circa 40 anni, è un disoccupato con piccoli precedenti penali, non conosceva la gioielliera, da giovane aveva fatto l'ausiliario dei carabinieri. Avrebbe anche confermato di aver colpito selvaggiamente la donna quando ha tentato di reagire alla sottrazione di alcuni gioielli.

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