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G20: Italia promossa
bene le riforme

"L'Italia ha compiuto buoni progressi sulla strada" delle "riforme strutturali" in particolare nei settori delle "pensioni, spending review, riforma del mercato del lavoro ed efficienza della Pa". Lo si legge nelle valutazioni sui Paesi allegate alle conclusioni del G20, in cui si chiede all'Italia di "continuare" con le riforme.

L'Italia a questo G20 "non è più stata dietro la lavagna" e ha potuto agire con grande libertà e con grande determinazione. Lo afferma il premier Enrico Letta al termine dei lavori del G20.

"Le sette priorità" chieste dall'Italia "alla fine sono state raggiunte praticamente in toto e compensano la delusione sul tema della Siria", afferma il premier Letta.

"Siamo riusciti a mettere il lavoro e l'occupazione giovanile'' al centro dei lavori del G20, aggiunge.

Al G20 Letta ha colto "molto interesse nei confronti dell'Italia, che giochi un ruolo e che ci sia stabilità": quindi "c'e' bisogno di un'Italia stabile", politicamente, finanziariamente ed economicamente.

Il governo considera "essenziale" l'abbattimento del cuneo fiscale per rilanciare il lavoro in particolare per i contratti a tempo indeterminato. Lo afferma il premier Enrico Letta, sottolineando che su questo l'Italia ha preso formali impegni al G20.

Gli impegni presi sul piano economico e in termini di riforme saranno "oggetto di monitoraggio nei prossimi mesi". Lo afferma il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, al termine del summit.

La crescita e l'occupazone sono le priorita' assolute: e' quanto si legge nel comunicato finale del G20, in cui si sottolinea la necessita' di rafforzare la ripresa e di continuare ad affrontare la questione dell'elevato debito pubblico. Le attuali politiche monetarie devono essere cambiate con prudenza e in maniera calibrata, si afferma nel comunicato, in cui si sottolinea la necessita' che tali politiche siano mirate alla ripresa dell'economia.

Lavoro per battere crisi non e' finito - Gli ultimi cinque anni ''sono stati fondamentali per affrontare la crisi finanziaria e rimettere l'economia mondiale sulla giusta strada. Ma il lavoro non e' ancora finito e resta essenziale concentrare i nostri sforzi per una uscita definitiva dalla crisi piu' lunga della storia moderna'': e' quanto scrivono i leader mondiali nel comunicato finale del G20.

Letta, rischio pure in Italia è ripresa senza occupazione - "Il rischio molto serio, oggi, anche per il mio Paese, è che ci sia una ripresa senza occupazione". Lo ha detto il premier Enrico Letta durante il suo intervento al Business 20 e Labor 20, l'incontro dei leader con parti sociali e imprese, chiedendo che il Summit dia perciò risposte ad un "problema che ci accomuna tutti", quello del lavoro e della disoccupazione giovanile. Nodo che si affronta puntando sullo sviluppo della formazione professionale e dell'istruzione.

"Dopo molti vertici stiamo parlando di crescita, non parliamo più di salvataggi dell'economia, quella e' una fase superata", ha detto il premier italiano intervenendo all'incontro tra alcuni leader del G20 (Fra questi Putin, Merkel, Cameron, Hollande) e una rappresentanza delle parti sociali, sindacati e imprenditori. "La situazione non e' ancora facile ma possiamo pensare alla crescita, alla ripresa, questo e' un successo importante. Ci sono le premesse per nuovi successi", ha spiegato il presidente del Consiglio. In particolare, il capo del governo ha puntato l'attenzione sulla "lotta contro i paradisi fiscali": si deve "dare un segnale netto: dobbiamo essere friendly con il business, ma fermi contro l'evasione". Altro aspetto sottolineato da Letta la necessità di aiutare e favorire le Pmi i particolare "garantendo l'accesso al credito e alle nuove tecnologie".

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