Il peggioramento del fabbisogno dell'Italia, dovuto soprattutto al rimborso dei debiti verso le imprese, ''mette in risalto i rischi crescenti per il conseguimento dell'obiettivo di disavanzo'' al 2,9% del Pil per il 2013. Lo scrive la Bce notando anche le misure per compensare l'abolizione dell'Imu e il rinvio dell'aumento Iva.
Le economie dell'Eurozona sono in ''graduale ripresa'' con un ''lento recupero del prodotto'' atteso per il resto del 2013. Lo scrive la Bce nel bollettino, promettendo tuttavia una politica monetaria che ''resterà accomodante finché necessario''.
Industria: Istat,produzione luglio -1,1%, su anno -4,3% - La produzione industriale a luglio torna a scendere su base mensile, segnando un ribasso dell'1,1%. Per trovare un calo congiunturale più forte occorre tornare a giugno 2012. Lo rileva l'Istat, che continua a registrare cali nel confronto annuo: in termini tendenziali la contrazione, la 23esima, è del 4,3% (corretta per effetti calendario).
Tengono ma non entusiasmano le borse europee, guidate da Madrid (+0,42%) e Milano (+0,36%) in attesa del bollettino mensile della Bce alle 10. Londra guadagna lo 0,07% e Parigi perde altrettanto, mentre Francoforte (+0,02%) si salva per una manciata di punti e si confermano negativi i futures su Wall Street in vista dei dati sulla disoccupazione Usa. Le vendite colpiscono le auto con Renault (-0,99%) e Daimler (-0,28%). Di segno opposto i bancari Bpm (+2,47%) e Bankinter (+1,87%). Effetto conti per Richemont (-3,42% a Zurigo), che sconta i dati deludenti sulle vendite in Cina. Deboli Sanofi (-1,35%), E.on (-1,08%) ed Lvmh (-0,46%), bene invece Bbva (+0,9%), Glencore Xstrata (+0,81%) e Barclays (+0,62%).
Apre in leggero rialzo lo spread tra Btp e bund tedeschi in apertura di giornata che segna i 249 punti (248 ieri sera) con il rendimento del titolo decennale al 4,50%. Il differenziale tra i bonos spagnoli e di titoli tedeschi segna stamane 246 punti.