Si e' svegliata con nuvole che si alternano al sole e un leggero vento l'isola del Giglio alla vigilia dalla rotazione del relitto della Costa Concordia. Alle 14 e' atteso l'ok ufficiale alle operazioni che dovrebbero partire domani mattina dopo le sei, meteo permettendo. Alle 10 e' stato aperto il tendone per la stampa, allestito al porto, e iniziato il ritiro degli accrediti per oltre 350 giornalisti e tv di tutto il mondo.
Aspettano, ma non con angoscia, al massimo un po' di scaramanzia e parecchio fastidio per una convivenza mai voluta. Prevale la frenesia perche' tutto finisca, e bene. 'Speriamo che lunedi' arrivi presto', e' la cantilena che ripetono al Giglio in attesa di domani, quando e' prevista la rotazione verticale della Costa Concordia che fu. Nel frattempo, oggi, c'e' la festa del patrono, quel san Mamiliano che ''e' qui che ci protegge. Il santo e' all'opera'', ricorda ai fedeli don Lido dalla chiesa di san Pietro dove sono conservate le sue reliquie, a Giglio Castello.
A poche ore dal D-Day, la nave dei sogni che la sera del 13 gennaio 2012 finì contro le Scole, sembra quasi sfigurata. Imbracata con catene e cavi, camuffata dai cassoni aggiunti sulla murata emersa per fare da contrappeso a quella da tirar su, e' diventata un formicaio di tecnici che lavorano da mesi ininterrottamente. Sono i 500 uomini del consorzio Titan-Micoperi che tenteranno l'impresa mai vista di ruotare di 65 gradi e far galleggiare un colosso di 300 metri e 114 mila tonnellate.
''Noi siamo ottimisti, anche se consapevoli che qualche rischio c'e''', commenta Aldo Bartoletti, che lavora in Comune e che quella notte si lancio' in soccorso di decine di passeggeri. ''Non vediamo l'ora che la alzino, la sistemino e la portino via. Vogliamo soprattutto tornare a vedere quel lato degli scogli di Gabbionara che non vediamo piu'''. Chissa' che una mano arrivi pure da san Mamiliano. ''L'incidente della Concordia poteva finire molto peggio ed e' successo vicino al luogo in cui era sepolto il santo, non credo sia una coincidenza'', fa notare don Lido che è parroco lì da 15 giorni. Cosi nell'omelia della messa serale dice ai fedeli: ''Sentiamola questa protezione, questo amore paterno''.
Anche per questo oggi, nella messa delle 11, ci sarà una preghiera 'speciale': un pensiero perché l'operazione mai vista prima riesca. ''Sperando che una mano venga anche da lassu'', aggiunge il sacerdote. Fede a parte, c'e' da occuparsi della burocrazia.
E cosi' oltre ai 350 giornalisti accreditati dalla Cina all'Australia, anche i gigliesi saranno 'embedded' per un giorno. Da ieri e' cominciata la consegna dei permessi riservati ai residenti di Giglio Porto (sono circa 600-700), ai commercianti e ai turisti che sono in appartamenti nella parte bassa dell'isola. Senza badge non potranno entrare nè muoversi lì. Per ora ce ne sono 500 ma fino a lunedì potrebbero raddoppiare. Da qui la fila di persone sulle scale della sede della ProLoco, tra chi prende bene la novità e chi controvoglia. Per tutti, però, c'è la distrazione della festa che da ieri anima la parte alta dell'isola dominata dal castello. Da qui, tra cibo, musica fino a tardi e quadriglia gigliese, la Concordia sembra gia' lontanissima.
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