Il segretario Guglielmo Epifani, aprendo l'assemblea del partito, ha detto che "E' chiara l'ipoteca che Berlusconi pone: non più un governo di pacificazione, ma un governo che deve avere un contenuto e un programma di parte, che sarebbe quella del centrodestra. Per noi - ha proseguito - il governo di servizio è altra cosa, traghettare il Paese" fuori dalla crisi. Mentre la priorità è la vera condizione del Paese - ha detto ancora Epifani - tutto sembra puntare sul rapporto tra le vicende giudiziarie di Berlusconi e le conseguenze sulla vita del governo. Senza la distinzione tra le vicende della sfera personale" e i problemi del Paese "tutto è più difficile". Non ci sarebbe la discussione sull'aumento dell'Iva "se il governo di centrodestra quando il Paese era sull'orlo del baratro non fosse stato costretto a contrattare in Europa" un patto per "non finire come la Grecia". "La caduta del governo - prosegue Epifani - mi pare fuori dall'orizzonte delle cose che possono convenire nell'ottica del centrodestra. Ma il rischio è quello di un logoramento, una fibrillazione continua, una minaccia e un ricatto continuo che si alterna alla blandizia. Non è accettabile".
Facendo riferimento alla questione della decadenza di Silvio Berlusconi, Epifani ha ricordato che il rappresenta "il primo partito del Paese, tanti cittadini che chiedono rispetto. Dobbiamo essere coerenti con quello che ci chiedono gli elettori. Questa posizione l'abbiamo tenuta nel voto della giunta: il voto lo dimostra e lo dimostrerà nel resto del percorso".
Civati: "Relazione senza dibattito, scandaloso e stupido" - ''Avremmo già dovuto fare il congresso, non ci sono regole, i delegati non possono discutere di niente. Arriverà una relazione alle 18 senza dibattito. Discutiamo solo domattina su quello che ci diranno. Mi sembra una cosa a tratti scandalosa e stupida". Cosi' Pippo Civati in un'intervista a Globalist.it. commentando l'assemblea nazionale del Pd. "In un momento di disorientamento totale - aggiunge Civati - in cui la linea la dà il video di Berlusconi, vorrei sapere se si può discutere così, se il partito ha ancora un legame con elettori e dirigenti, perché l'assemblea è appunto composta da dirigenti, o se facciamo altro. Il dibattito sulla data è incredibile''. Il congresso, secondo Civati, ''prima si tiene e meglio è" e "resta incredibile che ne discutono da tre mesi". "Le regole - ribadisce - restino quelle che ci sono sempre state''. Quindi, sulle primarie osserva: ''Siano aperte a tutti senza stare a pensare che poi ci siano infiltrati della destra e se andiamo avanti così altro che quelli di destra, non ci viene più nessuno a votare alle primarie". "Avevo chiesto a maggio una grande campagna per l'adesione al Pd, non è stato fatto niente. Il risultato è che oggi abbiamo la metà degli iscritti del solito''. Su Renzi, Civati tiene a sottolineare che lui non e' ''come Cuperlo e i suoi sostenitori che vogliono opporre il partito a Renzi. Io sono per fare un dibattito con lui in cui si capisce che idea abbia di partito''. Infine sul Pd del futuro e cosa fara' di D'Alema, Bersani, Veltroni, Bindi, Fioroni, Parisi, Civati e' netto: ''Nella mia proposta congressuale non ci sarà nessuno dei 101 e chiederò che tutto il gruppo dirigente sia rinnovato''.