"Moltissimi elettori e militanti del Pdl non condividono la deriva estremista" del partito". Lo afferma in una nota Maurizio Sacconi, senatore del Pdl, che attacca i "cattivi consiglieri del Presidente Berlusconi" e chiede ad Angelino Alfano di rappresentare le esigenze di "molti" nel partito.
"Moltissimi elettori e militanti del Popolo della Libertà - sostiene Sacconi in una nota - non condividono la deriva estremista che il movimento sta prendendo in quanto appare loro lontana dai bisogni di una società insicura ed incapace di offrire una prospettiva maggioritaria. I cattivi consiglieri del Presidente Berlusconi - al quale vanno il mio augurio e la mia solidarietà - sembrano indifferenti alla condizione di molte persone, imprese e famiglie che si affidavano al contesto del pur precario equilibrio del Governo di larga intesa per ricostruire una condizione di benessere". "La stessa, fondamentale, battaglia per lo stato di diritto deve avere nell'effettivo svolgimento dei referendum sulla giustizia giusta la spinta necessaria ad affrontare finalmente, dopo vent'anni inutili, la responsabilità civile dei magistrati. Angelino Alfano - conclude Sacconi - può e deve quindi garantire rappresentanza politica a queste domande in modo che il centrodestra italiano abbia caratteristiche laiche e cristiane, liberali e solidali, riformiste e moderate, collegandosi - e non isolandosi - rispetto alle forze politiche europee ed internazionali di analoga ispirazione".
he Berlusconi "avesse perso ogni ultimo filo di vera dignità" "lo si sapeva da qualche mese": con l'invito a dimettersi ai ministri Pdl "ha posto il problema della dignità personale anche a quelle cinque persone che hanno giurato fedeltà alla Costituzione". Lo scrive Famiglia Cristiana che parla di crisi "sulla pelle degli italiani".