Polizia di Ragusa, Carabinieri e Guardia di finanza di Modica hanno fermato 7 siriani, ritenuti i componenti dell'equipaggio del peschereccio con 160 migranti a bordo, tutti eritrei, 13 dei quali sono morti annegati durante lo sbarco su una spiaggia di Scicli, nel Ragusano. Contestato il reato di morte a seguito dell'evento criminoso.
Tra i fermati non ci sono i due presunti 'scafisti' che erano stati bloccati nell'immediatezza e condotti nella caserma dei carabinieri della Tenenza di Scicli. I due non sono stati riconosciuti dagli altri 'compagni di viaggio' e quindi sono stati rilasciati e condotti nel centro di accoglienza di Pozzallo. Ai sette fermati è stato contestato il reato di morte a seguito dell'evento criminoso perché,allo stato delle indagini,manca la prova che le vittime siano state costrette a gettarsi in mare dagli 'scafisti'.
Migliorano intanto gli otto migranti feriti nello sbarco di ieri a Scicli. Solo uno resta grave ed è ricoverato nella divisione di Rianimazione dell'ospedale Garibaldi di Catania: si tratta del migrante travolto da un'auto pirata sulla strada provinciale 43 Pozzallo-Marina di Modica che ha avuto nell'impatto un forte trauma cerebrale con emorragia. Il migrante trasferito in elisoccorso al Cannizzaro di Catania sta bene ed è tornato in corsia. Gli altri 6 feriti, di cui due donne, ricoverati negli ospedali di Ragusa, Modica e Vittoria, sono in buone condizioni di salute e potrebbero essere dimessi già oggi.
Identificate alcune delle vittime - Sono stati identificati alcuni dei tredici eritrei morti annegati nello sbarco su una spiaggia di Samperi, nel Ragusano. Tre erano in possesso di documenti, mentre altri due sono stati riconosciuti da familiari, un fratello e un cugino, che erano in viaggio con loro. Intanto sono riprese in mare, con motovedette di carabinieri e della guardia costiera, ricerche per eventuali dispersi.