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Inchiesta sulla morte
di un siciliano

La procura di Palermo ha aperto un fascicolo - finora a carico di ignoti - sulla morte del cameraman Mario Biondo, che secondo le autorità spagnole si sarebbe impiccato nella sua casa di Madrid la notte del 30 maggio scorso, quando il suo corpo fu trovato appeso al gancio della libreria, con lividi sulle gambe e un graffio nel braccio. L'uomo, la cui famiglia vive nel capoluogo siciliano, si era sposato nel 2012 a Taormina con la nota conduttrice televisiva spagnola Raquel Sanchez Silva, 40 anni, conosciuta un anno prima in Honduras durante la versione spagnola dell'Isola dei famosi.

 Secondo la madre di Biondo, assistita dall'avvocato Toni Palazzotto, il figlio "non può essersi ammazzato, non ne aveva motivo", dice al Corriere della Sera che pubblica la notizia della riapertura dell'inchiesta - già archiviata come suicidio dalle autorità madrilene - coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e affidata al sostituto Geri Ferrara. Biondo, fino all'1 di notte del 30 maggio, aveva comunicato via Internet con la sorella Manuela e il fratello Andrea, interrompendo improvvisamente la conversazione, senza salutare. Quella notte la moglie era a 300 chilometri da Madrid, per assistere uno zio malato. 

La madre di Biondo, la signora Santina, è stata avvertita al telefono dalla nuora dell'impiccagione. Sanchez Silva "prima ci ha detto - spiega - che Mario si era impiccato perché aveva scoperto di non poter avere figli. Il giorno dopo, invece, non credeva più al suicidio. Un altro ancora ha parlato di un gioco di autoerotismo finito male". La famiglia ha chiesto la riesumazione del cadavere.

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