Tra urla strazianti e pianti un gruppo di eritrei sta dando l'ultimo saluto alle bare con i corpi dei familiari morti durante il naufragio di Lampedusa della scorsa settimana: i feretri vengono caricati su una nave per essere portati a Porto Empedocle. Gli eritrei alzano le foto dei loro parenti morti, che hanno riconosciuto nelle scorse ore, e tendono le mani verso le bare sulle quali sono stati poggiati dei fiori bianchi.
Decine di uomini della Marina militare e della guardia costiera sono impegnati nel trasbordo sulla nave Cassiopea delle bare con i corpi dei migranti morti nel naufragio di Lampedusa nella scorsa settimana. Gli uomini indossano mascherine che coprono bocca e naso per ripararsi dall' odore che viene dai feretri e operano in difficili condizioni igieniche.
Sono oltre 400 i loculi disponibili già individuati dalla Prefettura di Agrigento. Serviranno per seppellire le vittime del naufragio di giovedì 3 ottobre a Lampedusa, "a meno che - spiega la Prefettura - i familiari delle vittime non facciano espressa richiesta di restituzione delle salme". Nella provincia di Agrigento sono stati individuati 266 loculi. Il capoluogo ne ha messo a disposizione 120; altri 136 sono stati messi invece a disposizione dai Comuni Siciliani e i rimanenti da quelli del resto della penisola. "Anche i privati - aggiunge la Prefettura - hanno concorso a questa straordinaria gara di solidarietà: 29 loculi sono stati messi a disposizione". Questi dati sono emersi dopo una riunione, in Prefettura ad Agrigento, per tracciare le linee operative in previsione dell'arrivo delle salme a Porto Empedocle. All'incontro, presieduto dal prefetto Francesca Ferrandino, hanno partecipato il vice sindaco di Agrigento, Piero Luparello, i vertici provinciali delle forze dell'ordine, i rappresentanti dei vigili del fuoco, capitaneria di porto, Asp e protezione civile regionale. "Linee operative sono state tracciate - spiega sempre la Prefettura di Agrigento - anche per l'assistenza dei parenti delle vittime che si recheranno in Questura, ad Agrigento, per il riconoscimento dei propri cari. Riconoscimento che avverrà alla presenza degli specialisti dell'azienda sanitaria provinciale. Si tratta di attività - tengono a precisare dalla Prefettura - che verranno realizzate nel pieno rispetto delle norme in materia di protezione internazionale, in forza delle quali non è ammissibile la diffusione di informazioni che possano nuocere all'incolumità dei richiedenti asilo politico e delle persone a loro carico. Proprio per garantire il rispetto di tali norme - ha concluso la Prefettura di Agrigento, rivolgendosi anche ai familiari delle vittime - non verranno divulgate notizie in merito ad elenchi di sopravvissuti, nè verranno fornite indicazioni per telefono". (ANSA).
La Francia non può "lasciare l'Italia da sola", paese "in prima linea", di fronte ai naufragi di migranti nel Mediterraneo. Lo ha detto all'Afp il ministro francese degli Affari europei, Thierry Repentin. Il presidente François Hollande auspica che la questione sia discussa al vertice europeo del 24-25 ottobre. La Francia, ha spiegato Repentin, proporrà di mobilitare "strumenti finanziari ma anche tecnici" per garantire "un coordinamento" europeo
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