Lunedì 23 Dicembre 2024

Nuova strage di migranti
34 morti, 206 superstiti

Il bilancio del naufragio di ieri è di 206 naufraghi e 34 corpi senza vita recuperati. Lo rende noto la Marina Militare. ''Nella notte - prosegue in un comunicato - individuato un altro Gommone a 80 miglia a Sud Est da Lampedusa, dove si sono dirette la Fregata Espero ed il Pattugliatore Libra della Marina Militare. La Nave Libra, accertate le precarie condizioni di stabilità/galleggiabilità, ha dichiarato lo stato di emergenza - 'ricerca e soccorso' e sta procedendo a prestare soccorso e imbarcare i migranti''.

Sono arrivati a Malta i 143 migranti tratti in salvo dalla Marina maltese dopo il naufragio di ieri nel Canale di Sicilia. I medici stanno visitando i profughi, l'ospedale Mater Dei dell'isola e' in stato di allerta per affrontare l'emergenza.

"Con l'attuale sistema, i migranti vengono condannati a morte e c'è poco da stupirsi davanti alle ripetute tragedie. L'Europa deve prevedere da subito corridoi umanitari ma non nei paesi in guerra, dove le parti belligeranti si accordano per far passare i profughi, bensì nei luoghi in cui i migranti si radunano prima di imbarcarsi sulle carrette e affrontare viaggi senza speranza". Lo dice il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, dopo il naufragio di ieri sera. "I governi europei - aggiunge - devono prevedere accordi con i paesi da cui salpano i barconi e inviare proprie delegazioni che organizzino i trasferimenti dei profughi bloccando i traffici degli scafisti. Dopo il pianto devono seguire i fatti".

Muscat a Ue, soluzione o resto al tavolo 
- "Al prossimo vertice europeo non lascerò il tavolo finché non ci sarà una soluzione reale e tempestiva per far fronte all'emergenza": così il premier maltese Joseph Muscat nel corso di una telefonata con il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy. Ieri, Muscat ha avuto una conversazione telefonica anche con il premier Enrico Letta, che a sua volta aveva parlato con Van Rompuy.

Alfano, occorre subito fermare mercati morte - ''Occorre fermare subito i mercanti di morte. Non si può immaginare di risolvere il problema solo accogliendo, perché in mare, prima dello sbarco, c'è il rischio che ne muoiano tantissimi''. Lo ha detto il ministro dell' Interno Angelino Alfano, stamani a Prato, rispondendo alle domande dei giornalisti sull'ennesima tragedia accaduta ieri nel Canale di Sicilia. Il vicepremier ha poi puntualizzato: ''Bisogna nuovamente fare richiesta all'Europa per rafforzare e rendere più efficienti i sistemi di protezione nel mare a sud dell'Italia. Infine occorre che l'Europa negozi accordi bilaterali con i Paesi del Mediterraneo''. "Dobbiamo combattere i mercanti di morte - ha detto il ministro - perché se non si agisce sui mercanti di morte noi non potremo frenare questo esodo dal Nord Africa attraverso il Mediterraneo. Per bloccare questo spregevole traffico di esseri umani occorre rafforzare la cooperazione tra l'Europa con questi stati del Nord Africa. Noi ci stiamo impegnando ma se lo fa l'Europa è più efficace". "Se l'Europa, come mi sembra positivamente di poter capire dopo la visita di Barroso e della Malmstrom, interiorizza che quella è la frontiera europea che il mar Mediterraneo non è la porta per Lampedusa o per l'Italia ma è la porta per l'Europa e l'Europa interiorizza tutto questo, e mi pare che l'abbia fatto, deve proteggere quella frontiera", ha detto Alfano. "Noi abbiamo già un sistema che si chiama frontex - ha aggiunto - ed è un sistema di protezione delle frontiere. Noi vogliamo vedere gli aerei e le navi che proteggono quella frontiera e lo vogliamo fare perchè pensiamo che questo sia il modo migliore per evitare i morti, altrimenti noi faremo sempre degli inutili pianti sulle bare senza riuscire a fare nulla di concreto".

Bagnasco, nessuno si senta discriminato - I migranti che arrivano sulle nostre coste devono ''approdare con fiducia'' ed è necessario che ''nessuno si senta discriminato''. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, in merito ai naufragi a Lampedusa. Quanto accaduto ieri a Lampedusa, ha affermato, ''e' una tragedia nella tragedia''. ''Sembra - ha proseguito - che ogni giorno si allarghi questo dramma che tocca il cuore di tutti ma questa emozione deve tradursi in gesti e provvedimenti concreti''. Bagnasco ha rinnovato l'appello all'Europa. ''E' assolutamente necessario perche' non e' possibile che l'Europa non riconosca fattivamente che l'Italia e' la porta di casa''.

leggi l'articolo completo