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Polemiche sui funerali
di Erich Priebke

Scoppia il caso sui funerali di Erich Priebke, il boia nazista morto ieri a Roma a 100 anni. La questura di Roma, d'intesa col prefetto, vieta le esequie 'in forma solenne'. Il sindaco Marino le impedisce perche' 'Roma è una città antinazifascista che ha sofferto drammaticamente'. Il Vicariato taglia corto e fa sapere che non è prevista nessuna celebrazione in una chiesa della città. Insomma, il funerale dell'ex Ss condannato per l'eccidio delle Fosse Ardeatine, annunciato per martedì dall'avvocato, non dovrebbe tenersi da nessuna parte.

Neppure in Argentina, dove il governo ha annunciato che non riceverà la salma. Forte turbamento nella comunità ebraica poiché le esequie sono state annunciate proprio per la vigilia del 70esimo anniversario del rastrellamento nel ghetto di Roma. Il 16 ottobre del 1943, infatti, furono 1.259 le persone (207 bambini, 363 uomini e 689 donne) deportate dai nazisti. Solo 16 i sopravvissuti al lager.

Intanto la scritta "Onere a Priebke" è apparsa stamani a circa 20 metri dall'abitazione romana dell'ex ufficiale delle Ss. Accanto alla scritta è stata vergata una svastica.

"Ho concordato con Prefetto e Questore che sarà negata qualunque forma di funerali solenni. Roma è una città antinazifascista che ha sofferto drammaticamente", ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino commentando la possibilità che i funerali di Erich Priebke siano celebrati a Roma. "Proprio nei giorni in cui si ricorda il 70/mo anniversario del rastrellamento del ghetto - ha proseguito - Roma non può diventare luogo di manifestazioni a favore di chi ha inflitto tanta sofferenza nelle persone che vivono in questa città. Saranno consentite dalle autorità civili - ha proseguito Marino -soltanto le esequie in forma privata. Ho letto che ci sarebbe l'intenzione di tenere le esequie in una chiesa del centro storico. Quello che so, e sul punto il Prefetto chiamerà il cardinale vicario, è che il Codice della Chiesa indica che i funerali vengano tenuti nella parrocchia di appartenenza della persona deceduta, eccetto ragioni speciali che giustificano in un'altra Chiesa".

Dal canto suo, il Vicariato assicura che "Non è prevista nessuna celebrazione esequiale in una chiesa di Roma" per Erich Priebke. La dichiarazione del Vicariato liberacosì il campo dalla possibilità ventilata dall'avvocato di Priebke che le esequie venissero celebrate martedì in una chiesa del centro della Capitale, proprio un giorno prima dell'anniversario dei 70 anni dalla deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma. Il portavoce del Vicariato, don Walter Insero, ha invece seccamente smentito questa ipotesi: "Non è prevista nessuna celebrazione esequiale".

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