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La salma di Priebke
resta ad Albano

E' ancora giallo sulla sepoltura di Erich Priebke, l'ex comandante SS condannato per l'eccidio delle Fosse Ardeatine e morto pochi giorni fa nella Capitale. Da allora, tra polemiche, provocazioni, Roma è ancora sotto choc. Al giallo sui funerali, mai iniziati o sospesi per la presenza di estremisti di destra, ad Albano Laziale, si aggiunge quello sul luogo della sepoltura dell'ex ufficiale nazista. Mentre resta in piedi l'ipotesi della cremazione: prima si pensava già in nottata, nel cimitero di Prima Porta, dove il forno crematorio era pronto a restare acceso anche in notturna. Ora sembra invece che la salma dell'ex SS resterà tutta la notte ad Albano. Ma nel cimitero romano è comunque tutto pronto per procedere alla cremazione dell'ex SS. Questo pomeriggio, poco prima della partenza del feretro dal Gemelli in direzione di Albano, il legale di Priebke Paolo Giachini ha detto chiaramente: "Sulla sepoltura non abbiamo deciso nulla. Sono aperte tutte le strade. Quello che faremo dovrà assicurare la dignità del signor Priebke, della persona, cosa che sembrerebbe che fino ad ora non sia stata assicurata dalle varie ipotesi e dai vari atteggiamenti che abbiamo visto in giro". In serata, poi, lo stesso Giachini ha detto di aver rimesso ai familiari il suo mandato di legale e tutore di Priebke. Ed ha aggiunto: "Non ho autorizzato i funerali perché mancavano i familiari e gli amici più stretti". Contro l'eventualità, lontana, di una sepoltura nella Capitale si è schierato decisamente il sindaco Ignazio Marino secondo cui sarebbe "un'offesa per Roma, città antifascista e antinazista". Ieri il comune di Fondachelli Fantina, in provincia di Messina, ha comunicato attraverso un fax a firma del sindaco Marco Antonino Pettinato, la disponibilità a tumulare la salma di Erich Priebke. "Un gesto di carità cristiana", ha spiegato il primo cittadino. Ma poi anche nel messinese è scoppiata la polemica: "La notizia della disponibilità del Sindaco di Fondachelli Fantina, di ospitare nel suo Comune il carnefice Priebke, ci sgomenta", ha dichiarato il coordinamento regionale dell'Anpi in Sicilia. Sempre ieri Giachini aveva spiegato che "la cosa più evidente mi sembra essere Roma, ma se Roma dovesse offendere qualcuno, Pomezia è una di quelle soluzioni che riteniamo dignitose per il signor Priebke". Ipotesi anche questa però sfumata. Quanto alla possibilità che le spoglie tornino nel territorio natio, da fonti dell'ambasciata di Germania in Italia, si è appreso che "finora nessuna richiesta ufficiale né dalla famiglia né dalle autorità italiane è giunta". Oggi è intervenuto sulla questione anche il direttore di Avvenire Marco Tarquinio secondo cui l'ex SS merita comunque una sepoltura: "Ogni uomo, qualunque crimine abbia commesso, ne ha diritto. L'indignazione comunque sia motivata non basta mai per fare la cosa giusta". (ANSA)

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