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Video testamento di Priebke
"Fosse Ardeatine inevitabili"

"L'esecuzione fu terribile ma impossibile dire no". Lo ha detto Erich Priebke nel video-testamento,diffuso oggi dal suo legale,  facendo riferimento all'esecuzione alle Fosse Ardeatine. Priebke, nel video, prosegue dicendo che "Schutz, l'organizzatore della rappresaglia, disse: 'E' un ordine di Hitler, chi non lo vuole fare è meglio si metta dalla parte delle vittime e verrà fucilato'".

Nella prima parte del video si parla dell'attentato di via Rasella.

"Il Gap, i comunisti italiani, fecero attentato contro compagnia polizia tedesca, erano uomini dell'Alto Adige, dunque italiani. Sapevano che dopo l'attentato viene la rappresaglia". Lo ha detto l'ex Ss Erich Priebke nel videotestamento diffuso dal suo legale Paolo Giachini.

LEGALE, NON E' VERO CHE NON SI E' PENTITO -  "Priebke ha incontrato, in forma privata, familiari di alcuni caduti delle Fosse Ardeatine: non è vero che Priebke non si è pentito". Lo ha detto l'avvocato dell'ex ufficiale delle SS Erich Priebke in un'intervista alla radio web Oltreradio.it.

I funerali di Erich Priebke sono stati celebrati presso la Fraternità San Pio X ad Albano Laziale. Lo conferma all'ANSA un portavoce di don Pierpaolo Petrucci, superiore della Fraternità lefebvriana. "La liturgia è stata celebrata - spiega la San Pio X -. Priebke è morto da cattolico e da pentito. Abbiamo trovato anche i documenti. Ha ricevuto il sacramento della penitenza. Si è pentito pubblicamente davanti a Dio e agli uomini, quindi è morto da cristiano e aveva diritto ad avere i funerali".

E' ancora giallo sulla salma di Priebke, l'ufficiale nazista morto sei giorni fa a Roma: il feretro si trova ancora nella base militare di Pratica di Mare, dove è stato portato due notti fa dopo il mancato funerale ad Albano Laziale (Roma). E' stato così smentito il trasferimento della salma da Pratica di Mare in un'altra località non precisata, che era stato riferito ieri sera da una fonte autorevole che segue la vicenda.

Ma secondo l'avvocato Paolo Giachini la salma "è stata sequestrata: i familiari intendono denunciare questo fatto, ma soprattutto vogliono sapere dove è e che venga loro restituita". Giachini spiega che il figlio di Priebke gli ha rinnovato il mandato chiedendogli di rivolgersi alle autorità per avere certezze sulla salma.

"La salma del signor Priebke - afferma Giachini - è stata sequestrata nella notte tra il 15 e il 16, mentre si trovava nella chiesa di Albano. Quattro persone che la vegliavano sono state picchiate, il feretro è stato portato via e da allora non sappiamo più dove è. Alle prime ore del mattino sono stato contattato dal figlio di Priebke, Ingo, che vive negli Usa, il quale mi ha rinnovato il mandato (che Giachini aveva rimesso ieri - ndr) e mi ha chiesto di rivolgermi alle autorità per avere certezze sulla salma del padre".

L'ipotesi di Giachini ("considerato che la vicenda è in mano al Governo") è che i responsabili di quello che definisce "rapimento" del feretro siano "i Servizi": "in ogni caso - sottolinea - ho avuto incarico dai familiari del signor Priebke di procedere anche presso l'autorità giudiziaria per fare chiarezza e ottenere giustizia". "Il fatto è - prosegue il legale - che allo stato noi non sappiamo dov'è la salma: noi temiamo che la si voglia far sparire, per poi coprire tutto con il Segreto di Stato". "La famiglia Priebke - conclude l'avvocato - chiede ufficialmente alle autorità dov'è la salma, ce la mostrino e la mettano a disposizione per le decisioni che spettano solo ai familiari. Non si tenti di prendere decisioni illegali. La salma deve essere rilasciata alla famiglia, deve essere messa a disposizione della famiglia. Ci dicano nelle mani di chi è".

"Da alcuni giorni siamo purtroppo costretti a occuparci della morte di un personaggio sulla cui salma non si è ancora trovata una soluzione. Ora dobbiamo mettere nell'oblio quel personaggio e lavorare sulla speranza per i nostri giovani e per la nostra città". Lo ha detto il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici intervenendo all'Assemblea capitolina straordinaria sulla Shoah, riferendosi alla morte di Erich Priebke.

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