È stata affidata ad un istituto religioso la ragazzina di 12 anni che da quando ne aveva otto ha dovuto subire le attenzioni morbose, fino alle violenze sessuali del patrigno, L.G. un cinquantunenne lucano che da qualche anno si era trasferito a Tortora sul tirreno cosentino con la compagna polacca e madre della piccola. Lui nel corso dell’interrogatorio ai carabinieri ha detto di essere ‘innamorato’ della piccole e che i rapporti sessuali avveniva ‘in modo molto naturale, senza costrizione’. Ora il patrigno orco e rinchiuso da domenica nel carcere di Paola. La bambina dovrà cercare di superare questo trauma terribile grazie all’affetto di chi ora l’ha in cura e degli specialisti che dovranno farle superare l’orrore vissuto in quella abitazione che doveva essere la sua ‘famiglia’. A Tortora c’è sconcerto e indignazione. La bimba è stata ‘salvata’ dal fatto che finalmente dopo tanto tempo ha trovato il coraggio di confidarsi con le amichette che a loro volta hanno subito raccontato la vicenda ai propri genitori. Questi si sono rivolti ai carabinieri di Scalea e nel giro di poche ore l’uomo è stato ammanettato e la ragazzina portata al sicuro in un istituto.