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Santuario declassato
monta la protesta

Fedeli in rivolta a Belvedere Marittimo sul tirreno cosentino. Non possono mandar giù l’ultima decisione del vescovo, mons. Bonanno, che ha declassato il santuario diocesano della Madonna delle Grazie che ospita da secoli la Vergine,  Patrona del Paese. Era stato  un decreto del Capitolo Vaticano il 2 luglio 1926 a incoronare la statua della Madonna. Con il declassamento è arrivato anche il trasferimento del  rettore Don Bruno Medaglia, molto amato dai fedeli e dalla Confraternita. Insieme ai fedeli anche la Pro loco del Tirreno: “La decisione del Vescovo ha suscitato sgomento e rabbia – si legge in una nota - non soltanto tra i fedeli ma anche tra la maggior parte dei cittadini di Belvedere Marittimo che sono pronti ad intraprendere un'azione di protesta, al fine di preservare e tutelare il Santuario il quale, sede di culto e di arte, rappresenta una risorsa per l'intera comunità”. Il timore dei numerosi fedeli è che una volta declassato il Santuario, come molte altre Chiese del Centro Storico, resterà chiuso per la maggior parte della settimana tranne che durante la celebrazione della Messa domenicale, quando e se verrà celebrata. Avviata una raccolta di firme da inviare al vescovo per mantenere aperta una chiesa dal grandissimo pregio anche artistico architettonico.

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