Ci sarebbero stati anche dei minorenni tra i componenti la banda di spacciatori sgominata dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza con l'operazione, denominata ''Carambola, che ha portato all'arresto di 18 persone, una in meno rispetto alle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Castrovillari. Uno dei destinatari dei provvedimenti, infatti, risulta, al momento, irreperibile. Minorenni ci sarebbero stati anche tra i consumatori della droga che veniva spacciata dalla banda. Il colonnello Giuseppe Brancati, comandante provinciale di Cosenza dei carabinieri, incontrando i giornalisti, ha detto che la banda di spacciatori ''aveva in mano il mercato della droga a Cosenza e nella Sibaritide da almeno due anni, spacciando notevoli quantità di eroina, cocaina e hascisc anche ad una clientela giovane''. Nel corso delle indagini ci sono stati numerosi sequestri di droga, non ingentissimi ma tanti e prolungati nel tempo. Uno degli arrestati, Antonio Calarota, è il cognato del presunto boss di Rossano Nicola Acri. "Se anche non sono dimostrati legami diretti - ha detto il colonnello Brancati - sicuramente si tratta di un tipo di attività che non si può fare senza il benestare della criminalità organizzata". Il nome scelto per l'operazione deriva da uno dei segnali convenzionali utilizzati dagli spacciatori durante i dialoghi telefonici. "'Carambola' - ha riferito l'ufficiale - perchè la stecca era uno dei termini che venivano utilizzati, ma non il solo. C'era chi diceva 'porterò gli auguri', ma ogni giorno ne inventavano una nuova".
Sono 18 le persone arrestate nell'ambito dell'operazione compiuta dai carabinieri nel cosentino. Una persona è attualmente ricercata. Le persone arrestate sono Anthony Brogneri, di 20 anni; Antonio Calarota (40), Antonella Caruso (47), Vito Cruceli (39), Cosimo De Franco (42), Marco Gaviano (30), Pasqualino Genovese (22), Francesco Guidi (31), Serafino Guido (50), Antonio La Banca (30), Alessandro Manzi (22), Pierpaolo Manzi (25), Gaetano Morello (40), Mauro Salvatore Pometti (35), Alfonso Ruffo (30), Serafino Scarlato (36), Guglielmo Solferino (28) e Andrea Tocci (28). (ANSA).
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