Le indagini, avviate nel febbraio 2012 dai carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, hanno consentito di ricostruire un meccanismo di distrazione e successiva appropriazione indebita di denaro pubblico, di circa 500 mila euro, fatto confluire sui conti correnti personali degli arrestati, anziché su quelli di appoggio delle imprese che avevano fornito beni e servizi alla Regione. I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle ore 10:30 presso la palazzina "M" della Procura della Repubblica di Palermo. (ANSA).
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