"Con riferimento al mio coinvolgimento nelle indagini portate avanti da Carabinieri e Magistratura per fare luce sulle cause e sulle responsabilità della drammatica esondazione del fiume Crati, che il 18 genaio scorso sommerse il parco archeologico del Cavallo, pur non avendo notizie ulteriori a quelle divulgate dagli organi d'informazione in relazione a n'inchiesta che s'apprende essere ancora in divenire e nell'ambito della quale nessuna imputazione è stata formulata a mio carico, confermo piena, pienissima fiducia nell'operato degli investigatori e degli inquirenti, ai quali assicuro massima disponibilità e collaborazione". Lo afferma l'ex sindaco di Cassano allo Ionio ed attuale consigliere regionale dell'Udc, Gianluca Gallo. " E' bene - conclude, anzi necessario approfondire ogni aspetto della vicenda affinchè non residuino zone d'ombre. Solo cosìpotrà emergere la verità. Non solo il comune, del quale peraltro non ero sindaco più da un anno, non aveva alcuna responsabilità e competenza in ordine alla manutenzione degli argini con il loro cedimento causa de disastro, ma durante la mia sindacatura l'amministrazione comunale e i competenti uffici non hanno mai mancato di segnalare la criticità della situazione e di richiedere e sollecitare per iscritto e persino a mezzo stampa, gli interventi indispensabili" "Nell'attesa che le indagini giungano a conclusione, garantisco comunque il mio incondizionato impegno, in sede istituzionale e politica, per riportare- conclude Gallo-al loro originario splendore i resti dell'antica Sybaris e per far si che giungano finalmente a compimento i lavori di messa in sicurezza degli argini del fiume Crati.