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Strade del gusto
l'olio calabrese

foto gazzetta del sud

La qualità dell’olio extravergine d’oliva calabrese quale risorsa per la dieta mediterranea, le filiere dei pascoli della Sila, la biodiversità in relazione alla nutrizione ed alla ristorazione, gli aspetti turistici e l’enogastronomia dei luoghi caratteristici silani sono stati al centro dei lavori di un convegno a più voci, promosso dal Parco Nazionale della Sila, in collaborazione con il Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia, che si è svolto presso il Centro Visita Cupone di Camigliatello Silano, sul tema: “Biodiversità, ambiente e nutrizione umana”. Un evento, moderato dal giornalista Franco Bartucci, che si è aperto con gli interventi si saluto del Sindaco di Spezzano della Sila, avv. Tiziano Gigli, e del capo dell’UTB di Cosenza del Corpo Forestale dello Stato, dott.Gaetano Gorpia, che hanno rispettivamente parlato del Parco della Sila quale grande attrattore turistico, culturale ed ambientale a livello nazionale ed europeo; nonché della difesa e tutela della biodiversità ad opera del Corpo Forestale dello Stato nell’ambito del territorio del Parco. “Tutelare e valorizzare la biodiversità – ha detto la Presidente, Sonia Ferrari – è obiettivo prioritario dell’Ente Parco, favorendo lo sviluppo di aree rurali, risorsa e potenziale ricchezza per tutto il territorio, a cominciare dalla scoperta e valorizzazione dell’enogastronomia locale come fatto culturale e tradizionale, di cui il territorio silano e quello calabrese in genere ne sono ricchi con 269 prodotti tipici censiti”.Un argomento quello della Biodiversità nel Parco Nazionale della Sila trattato in modo diffuso e puntuale dal direttore, dott. Michele Laudati, che ne ha rimarcato la funzione ed arricchimento anche alla luce del possibile riconoscimento quale “Riserva della Biosfera” ad opera dell’Unesco nell’ambito del Programma MaB. Una iniziativa che ha consentito al dott. Bruno Maiolo, dirigente dell’ARSAC, di presentare l’atlante della Biodiversità sulle varietà locali di fruttiferi in Calabria, curato e pubblicato dalla stessa Agenzia regionale, nell’ambito del Programma Interregionale Biodiversità. Un testo che può rappresentare uno strumento utile per la programmazione di interventi che dipendono dall’attivazione di specifiche misure di finanziamento previste per la protezione delle specie a rischio di estinzione. L’ intervento della dott.ssa Samanta Zelasco, del Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia di Rende, nonché della dott.ssa Elena Orban, del Centro per la Ricerca e Nutrizione di Roma, che hanno parlato rispettivamente del Germoplasma olivicolo e dei prodotti ittici di acque dolci, un patrimonio da studiare e valorizzare, alla luce dei contenuti della giornata mondiale dell’alimentazione realizzata dalla FAO, in cui i sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione umana debbono essere sollecitati e stimolati con il coinvolgimento del mondo della ricerca, delle istituzioni e delle imprese. 

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