"Il Pd dice di non poter 'sfiduciare' la Cancellieri perché non si può votare la mozione del M5S, segnalo che ne possiamo presentare una noi". Lo scrive Pippo Civati sul blog criticando l'atteggiamento del Pd sul ministro della Giustizia. "Martedì presenterò un testo all'assemblea del gruppo. Basta con l'ipocrisia. Non se ne può più".
Tensioni nel Pd - Tensioni che potrebbero creare qualche problema gia' mercoledì' prossimo nell' Aula della Camera dove si voterà sulla sfiducia al ministro Cancellieri. Il dilemma tra i dem e' quello della difesa del ministro per la vicenda Ligresti alla luce delle nuove telefonate, e il sostegno a Letta: che ha rinnovato, insieme al Colle, stima e fiducia al Guardasigilli. Matteo Renzi mantiene il punto su un auspicato passo indietro del ministro e su questa posizione si è schierato anche il suo sfidante Gianni Cuperlo. Insomma un bel rompicapo che potrebbe degenerare.
Cuperlo, è questione opportunità politica - "Non è in discussione la correttezza del ministro Cancellieri, quel che ho posto è un problema di opportunità politica: se esistono tutte le ragioni di serenità per adempiere appieno a una funzione particolarmente delicata come è quella del Guardasigilli" . Così Gianni Cuperlo, sul caso Cancellieri, a margine della tappa in Piemonte in vista delle primarie del Pd. "Saranno il premier e il ministro della Giustizia a fare le valutazioni necessarie - ha aggiunto -. Ascolteremo quello che riferiranno nelle prossime ore". "Ascolteremo - ha proseguito Cuperlo - quello che il ministro ed il capo del governo riferiranno in Parlamento. Poi riuniremo i gruppi parlamentari e decideremo. Su vicende così delicate non si procede in ordine sparso, ci si riferisce ad un partito e ad un gruppo parlamentare".
Lupi, non deve dimettersi e non credo lo farà - "Non devono esserci e non credo ci saranno" le dimissioni del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ospite di 'Che tempo che fa', ricordando che il premier Enrico Letta "le ha riconfermato la fiducia" e sottolineando che "non mi pare abbia fatto una cosa che non rientrava nei suoi compiti di ministro della Giustizia".