L’ordinanza di sequestro è stata emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria. Il provvedimento eseguito dai carabinieri di Patti i collaborazione con quelli di Sinagra, costituisce la fase finale di un’articolata operazione investigativa condotta nei confronti di varie famiglie mafiose, tra cui quella dei tortoriciani e dei barcellonesi che ha portato alla custodia cautelare in carcere di altre 41 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso.
Giuseppe Sinagra in passato è stato un importante esponente della famiglia mafiosa brolese. Oltre ad essere implicato nell’operazione antimafia Icaro, nel marzo 2003 fu arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri del ROS di Messina, mentre si faceva consegnare il pizzo dal titolare di una grossa concessionaria di automobili nel brolese.
Le indagini economico-patrimoniali, condotte dal Nucleo Operativo del Comando Compagnia Carabinieri di Patti, hanno permesso di documentare la pericolosità sociale di Sinagra e di rilevare la netta sproporzione tra i redditi dichiarati dall’interessato e le ricchezze che era riuscito ad accumulare nel tempo.
Il provvedimento di sequestro ha riguardato beni il cui valore complessivo è stato stimato sui duecentomila euro. Si tratta di undici terreni agricoli; tre appartamenti e un buono postale.
L’ordinanza di sequestro dei beni è stato inoltre estesa nei confronti di persone intestatarie riconducibili a Giuseppe Sinagra Sinagra: la madre, il padre e il fratello.
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