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Emergenza nel centro sud
Donna muore a Pescara

Vento, piogge e temporali hanno colpito in queste ore il centro sud ed in particolare l'Abruzzo, la Basilicata e la Puglia, ma disagi sono stati registrati anche in Liguria. A Pescara una donna è morta annegata nel sottopassaggio alle porte delle città. Si chiamava Anna Maria Mancini, era originaria di S.Teresa di Spoltore (Pescara) e aveva 57 anni. Sempre nella città abruzzese è stato evacuato il Villaggio Alcyone, area residenziale nella zona sud della città per il rischio di esondazione del Fosso Vallelunga, che ha già raggiunto il livello della strada e dei ponti.

Circa 1.500 persone - l'allarme è stato lanciato anche attraverso il suono delle campane della chiesa parrocchiale - hanno lasciato le proprie abitazioni. Nella tarda serata di ieri un treno delle Ferrovie dello Stato della linea Potenza centrale-Foggia è deragliato sera intorno alle 23 nei pressi della stazione di Cervaro (Foggia), probabilmente a causa del cedimento della sede ferroviaria determinato dalla pioggia. Il capotreno e il macchinista sono ricoverati in "codice rosso" ed in prognosi riservata all'ospedale di Foggia. A bordo del convoglio vi erano due soli viaggiatori (uno dei quali un dipendente fuori servizio di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana), anche loro trasferiti nell'ospedale del capoluogo dauno in "codice verde". Le condizioni di questi ultimi non destano preoccupazioni.

La circolazione dei treni sulla Potenza-Foggia è sospesa e sostituita con servizi di autocorriere. Dalla notte scorsa non piove più sulla Basilicata dove, a causa delle abbondanti piogge cadute fra sabato e ieri, la situazione è difficile in diverse zone della regione, con strade allagate o infangate e chiuse al traffico, circolazione ferroviaria difficile, campi trasformati in risaie e scuole chiuse in numerosi comuni. Ma la regione è col fiato sospeso perché le previsioni - confermate dagli avvisi diramati dalle prefetture - annunciano l'arrivo già per la mattinata di oggi di nuove piogge. I danni maggiori si registrano di nuovo - dopo l'alluvione del 7 e 8 ottobre scorso - nel Metapontino, in provincia di Matera. Dalla serata di sabato e ieri nel Metapontino - l'area della Basilicata più colpita da ''Nettuno'' - sono caduti 142 millimetri di pioggia. In totale, ieri sono state sgomberate poco meno di 200 persone, la maggior parte (quasi 150) nella zona della costa jonica metapontina. In questa area molte scuole oggi sono chiuse; i danni all'agricoltura ammontano ad 1 milione di euro. In Puglia i comuni più colpiti dal maltempo e dagli allagamenti sono quelli del Subappenino Dauno, del Nord barese, del salento e dell'Arco Jonico Tarantino. In alcuni di essi è stata decisa per oggi la chiusura delle scuole.

Critica anche la nel foggiano dove sono esondati i torrenti Candelaro, Carapelle e Cervaro, con disagi alla viabilità e allagamenti per lo più in zone agricole. Il maltempo ha colpito anche le Marche, dove la pioggia caduta incessantemente dalla notte scorsa ha fatto esondare il fiume Tenna e il Tesino, in provincia di Fermo. Alcune persone sono state evacuate dalle loro abitazioni nel comune di Sant'Elpidio a Mare, e anche l'Ete Morto, l'Ete Vivo e il fiume Chienti, che attraversa la provincia di Macerata, sono ai livelli di guardia. Nel Maceratese invece una frana blocca la Sp 132 fra Camerino e Muccia. Le raffiche di grecale fino a 60 chilometri all'ora hanno mandato in tilt il traffico aereo, quello marittimo e anche quello autostradale a Genova: ieri alcuni aerei non sono riusciti ad atterrare all'aeroporto Cristoforo Colombo, e sono arrivati a Pisa mentre lo scalo merci del porto di Voltri è stato chiuso e sono stati interdetti al pubblico i parchi.

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