Numerosi e gravi i danni provocati dal maltempo ad Amendolara. Dall'esondazione del torrente Straface (che ha rischiato di straripare sull'abitato) a quello del fiume Ferro. Danneggiate anche le pompe di sollevamento del depuratore. Sono parzialmente crollate le mura di cinta del Castello Federiciano risalente al secolo VIII-IX. Nonostante i momenti di paura e allarme, la situazione è stata tuttavia tenuta sotto controllo dalla task force comunale che ha contato sul supporto dei volontari dell'associazione di protezione civile locale la “Blue Rescue” e il Diving Center “Ogigia”. E mentre si fa la stima dei danni il sindaco Ciminelli punta l’indice sulla protezione civile, troppo distante dalle realtà territoriali. “Credo che la Protezione Civile non è qualcosa che basti istituire per legge. Lo Stato e le regioni – spiega il sindaco – ma soprattutto il Governo centrale, hanno l'obbligo di progettare un sistema di Protezione Civile al passo con i tempi. Istituire dall’alto non può significare, come sta succedendo anche in questo caso, solo uno scarico di responsabilità. Censuriamo, in particolare, le parole dette nei giorni scorsi del Capo della Protezione Civile Nazionale Gabrielli il quale – afferma Ciminelli– dovrebbe invece stare di più sui territori. Gli interventi non si fanno sulla carta ma vanno adeguati alla vastissima e variegata morfologia dei territori italiani”.