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Crolla il potere d'acquisto
giù del 9% per la crisi

Quadro a tinte fosche nel bilancio sociale Inps.  Il potere d'acquisto delle famiglie - si legge - è crollato del 9,4% tra il 2008 e il 2012. Lo si legge nel bilancio sociale Inps presentato oggi secondo il quale solo tra il 2011 e il 2012 il calo è stato del 4,9%. Nel complesso nei quattro anni considerati il reddito disponibile delle famiglie ha perso in media l'1,8% (-2% tra il 2011 e il 2012).

Emorragia di dipendenti pubblici nel 2012. Nell'anno, secondo quanto emerge dal bilancio sociale Inps, i lavoratori pubblici sono diminuiti, a causa del blocco del turnover e dei numerosi pensionamenti di 130.000 unità (-4%) passando da 3,23 milioni a 3,1 milioni. Nel 2012 le entrate contributive ex Inpdap sono calate di 4,78 miliardi (-8,2%).

La spesa per gli ammortizzatori sociali nel 2012 è aumentata del 19% rispetto al 2011 superando quota 22,7 miliardi. L'Istituto sottolinea che la spesa principale è quella per la disoccupazione con 13,811 miliardi, oltre due miliardi in più rispetto ai 11,684 miliardi spesi nel 2011. Hanno usufruito di ammortizzatori sociali nel 2012 oltre 4 milioni di persone. Oltre 1,6 milioni di persone hanno usufruito di cig e mobilità a fronte dei 1.250.000 lavoratori nel 2011 (+28,5%) con una permanenza media pro capite in cassa di di due mesi e 2 giorni lavorativi. Nel complesso hanno avuto il sussidio di disoccupazione (ordinaria, agricola e quelle a requisiti ridotti) 2,5 milioni di persone a fronte dei 2,26 milioni dell'anno precedente.

Quasi la metà dei pensionati Inps (il 45,2%) ha un reddito da pensione inferiore ai 1.000 euro al mese. Lo si legge nel bilancio sociale Inps 2012. Su quasi 7,2 milioni di pensionati che non arrivano a 1.000 euro ce ne sono 2,26 milioni (il 14,3% del complesso) che non arriva a 500 euro. Possono invece contare su più di 3.000 euro al mese poco più di 650.000 pensionati.

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