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Il Papa prega per la Siria
"Mai più una Lampedusa"

Il conflitto in Siria, denuncia il Papa, ha spezzato "troppe vite", si risparmino "altre sofferenze al popolo", "le parti in conflitto mettano fine ad ogni violenza e garantiscano l'accesso agli aiuti umanitari". Preghiamo anche con i credenti di altre fedi, per la pace in Siria. Ha chiesto "accoglienza" per "i migranti" in cerca di dignità , e che "Tragedie come quelle di quest'anno, con i numerosi morti a Lampedusa, non accadano mai più!". 

Troppe vite, ha detto il Papa nel messaggio natalizio "Urbi et Orbi (alla Città e al mondo, ndr), "ne ha spezzate negli ultimi tempi il conflitto in Siria, fomentando odio e vendetta. Continuiamo a pregare il Signore perché risparmi all'amato popolo siriano nuove sofferenze e le parti in conflitto mettano fine ad ogni violenza e garantiscano l'accesso agli aiuti umanitari". "Abbiamo visto - ha aggiunto il Papa riferendosi agli esiti della veglia interreligiosa di preghiera per la Siria da lui indetta questo autunno - quanto è potente la preghiera! E sono contento che oggi si uniscano a questa nostra implorazione per la pace in Siria anche credenti di diverse confessioni religiose. Non perdiamo mai il coraggio della preghiera! Il coraggio di dire: Signore, dona la tua pace alla Siria e al mondo intero". "E anche ai non credenti invito - h aggiunto a braccio - a desiderare la pace, con il suo desiderio, quel suo desiderio che allarga il cuore, tutti uniti, o con la preghiera o con il desiderio, per la pace".

Repubblica centraficana, Sud Sudan, Nigeria, c'è tanta Africa nella invocazione di pace di papa Francesco nel suo primo messaggio "Urbi et Orbi" del giorno di Natale. Insieme a una invocazione al "Principe della pace", perché converta "ovunque il cuore dei violenti perché depongano le armi e si intraprenda la via del dialogo". "Dona pace - ha detto il Papa latinoamericano - alla Repubblica Centroafricana, spesso dimenticata dagli uomini. Ma tu, Signore, non dimentichi nessuno! E vuoi portare pace anche in quella terra, dilaniata da una spirale di violenza e di miseria, dove tante persone sono senza casa, acqua e cibo, senza il minimo per vivere. Favorisci la concordia nel Sud-Sudan, dove le tensioni attuali hanno già provocato diverse vittime e minacciano la pacifica convivenza di quel giovane Stato". "Tu, Principe della pace, - ha proseguito - converti ovunque il cuore dei violenti perché depongano le armi e si intraprenda la via del dialogo. Guarda alla Nigeria, lacerata da continui attacchi che non risparmiano gli innocenti e gli indifesi". In un passaggio successivo ha citato il Corno d'Africa e l'est della Repubblica Democratica del Congo, circa il problema dei rifugiati.

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