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La Tempesta di Natale
è arrivata anche al Sud

La 'tempesta di Natale' si sposta sull'Italia dopo aver causato danni e morti in Francia, Gb e Spagna. Cortina d'Ampezzo (Belluno) senza energia elettrica dal primo mattino a causa di una forte nevicata che sta creando notevoli disagi in tutto il Cadore. Il manto nevoso fresco ha raggiunto il mezzo metro d'altezza. Chiuse varie strade di accesso al centro ampezzano. Cortina è attualmente raggiungibile solo dalla strada principale, mentre sono chiusi i passi dolomitici. I tecnici sono al lavoro da stamane per riparare il danno. Soccorse intano venti persone che erano rimaste bloccate nella neve dentro otto auto tra passo Falzarego e passo Valparola, nel bellunese. Scattato l'allarme in serata, sono state raggiunte dai vigili del fuoco che hanno passato la notte sul posto, per iniziare l'evacuazione in mattinata. Attorno alle 9.30 è stato chiesto anche l'intervento del Soccorso alpino di Cortina. Una squadra si è quindi mossa con la motoslitta per dare supporto a polizia e Guardia di finanza, già presenti sul posto con il gatto delle nevi, nel liberare le macchine e trasportare a valle le persone dopo una notte all'addiaccio.

Migliora invece la situazione in Liguria dove e' stato ridotto dalla Protezione Civile il livello di allerta L'avviso di forte maltempo riguarda la Campania  con mareggiate a Capri. Danni e disagi in Ciociaria e nella notte a Roma dove il vento forte e la pioggia hanno provocato la caduta di diversi alberi e di cornicioni pericolanti di edifici. In Emilia Romagna apprensione per la piena del Reno . Da questa mattina piove e soffia forte il vento, con disagi soprattutto nei collegamenti marittimi. Due corse della Tirrenia sono state cancellate a causa dell'ondata di maltempo. Ieri non sono partite la Cagliari-Civitavecchia e il traghetto che avrebbe dovuto percorrere la tratta in direzione opposta. 

Frane e smottamenti in molte zone del nord Lombardia dove piove ininterrottamente da ieri. Due nuclei familiari sono stati fatti allontanare dalle loro abitazioni a Premana, nel lecchese, dove una colata di fango ha invaso la periferie del paese. L'episodio più grave ieri in tarda serata a Bellagio nel comasco, dove un ragazzo di 18 anni e la sua amica di 16 sono rimaste ferite e intrappolate nella loro auto da una caduta di massi sulla strada statale provinciale 583. Erano a bordo di una Y10 che è stata trascinata per alcuni metri da fango e rami e si è fermata contro il guard-rail, in bilico sul tornante inferiore. I ragazzi, spaventati e con qualche contusione, sono stati liberati dall'intervento dei vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare a lungo per liberare la strada. E' stato recuperato l'automobilista bloccato da ieri sul Colle della Maddalena, in provincia di Cuneo al confine con la Francia, dall'abbondante nevicata delle ultime ore. I collegamenti ferroviari Italia-Svizzera lungo la linea che attraversa Domodossola, che erano stati sospesi alle 2,30 della scorsa notte in seguito ad una forte nevicata, sono ripresi intorno alle 11,45

In Trentino Alto Adige nevica tra 1.300 e 900 m. Il fondo stradale è parzialmente innevato. A causa delle forti nevicate, aumenta anche il pericolo valanghe. Per motivi di sicurezza sono stati chiusi i passi Giovo, Pennes, Gardena, Sella, Pordoi, Falzarego, Valparola e Fedaia. Si attenua la nevicata in Valle d'Asta 

Acqua alta a Venezia dove  alle ore 6.05 e' stata registrata una punta massima di marea di 115 centimetri sullo zero mareografico. All'origine del fenomeno, secondo i tecnici, l'arrivo di un'ampia perturbazione centrata sulle isole britanniche che sta provocando pesante maltempo su gran parte dell'Europa, e suscita venti meridionali su tutto l'Adriatico (a Venezia lo scirocco è soffiato costante nella notte con intensità sui 50 km/h e raffiche oltre i 70 km/h), mentre la pressione è scesa in 48 ore da 1022.8 a 991 hPa. Un'alta marea di 115 cm comporta l'allagamento di una superficie del 20% della viabilità pedonale della città, con un livello variante da pochi millimetri a una media sui 35 cm in Piazza San Marco, l'area più bassa della città.

In Europa il maltempo non ha risparmiato una delle tappe-simbolo del cammino di Santiago di Compostela, il Santuario alla Vergine della Barca a Muxia, colpito da un fulmine e distrutto dalle fiamme . "E' bruciato", riportano siti online della stampa galiziana ricordando che si tratta di uno dei siti "più antichi e importanti della Galizia". Le fiamme - secondo le prime ricostruzioni della polizia di Muxia - sono scoppiate stamattina, giorno di Natale, distruggendo l'altare ed il soffitto del Santuario risalente al periodo tra l'XI e il XII secolo. Si ritiene che la causa dell'incendio sia stato un fulmine che avrebbe colpito un trasformatore elettrico vicino alla costruzione. Le fiamme continuano a bruciare la cupola, ha detto il sindaco della località galiziana che dal medioevo è una delle tappe finali del lungo cammino di Santiago di Compostela, dove i pellegrini possono spingersi per vedere l'oceano dopo aver toccato completato il percorso che dalla Francia e la Spagna, ma anche dall'Italia, attraverso la via Francigena, li porta a Santiago.

 

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