Lunedì 23 Dicembre 2024

Sacconi: governo a rischio
con le "nozze gay"

''Non firmeremo mai un Patto di coalizione che contenga le unioni gay se queste significano diritti di coppia. Ncd è nato anche perché i valori non negoziabili li ritiene davvero tali, non li mercanteggia''. Intervistato da Avvenire e Mattino, il capogruppo di Ncd al Senato Maurizio Sacconi chiede una ''moratoria sui temi etici''. Il ''simil-matrimonio'', dice, ''per qualcuno forse è una clava per scassare la legislatura''. 

''Sarebbe preferibile una moratoria legislativa sui temi etici con lo scopo di individuare soluzioni pragmatiche a problemi concreti'', dichiara Sacconi. ''Nel caso delle coppie omosessuali dovremmo definire insieme il completamento delle capacità giuridiche di ogni persona di relazionarsi con un'altra. Il simil-matrimonio è invece ideologico, apre la strada all'estensione dei benefici pubblici, come la pensione di reversibilità, e alle adozioni, fa saltare il modello sociale e quello pedagogico''. Sul lavoro, ''metto tre temi sul tavolo di Renzi. Uno, abolizione immediata della legge Fornero, eccetto che per la parte relativa ai sussidi di disoccupazione. Due, affrontare con pacatezza l'articolo 18 partendo dal riconoscimento di una maggiore autonomia contrattuale tra aziende e sindacati nella dimensione aziendale. Tre, nazionalizzare il modello lombardo sulla protezione dei disoccupati che mette nelle mani di ciascuno di essi un voucher da investire liberamente in formazione e collocamento, pagandolo a risultato'', afferma l'ex ministro del Welfare, secondo cui ''quando Renzi abbraccia la Fiom dimostra di avere la memoria corta: la sua tesi sulla rappresentanza è invisa a tutte le altre forze sociali''.

Sulle unioni civili e sul superamento della Bossi-Fini ''si gioca il grado di civiltà di un Paese e questo governo ha senso solo se fa le cose. Alfano può mettere tutti i paletti che vuole ma deve rendersi conto che c'è una coalizione di governo che è cambiata, con nuovi rapporti di forza che vanno rispettati. Comunque cerchiamo un consenso più ampio possibile e speriamo che anche il M5S possa trovarsi d'accordo con le nostre proposte''. 

Lo afferma Davide Faraone, responsabile welfare e immigrazione del Pd, in un'intervista al Manifesto. La Bossi-Fini ''è una legge irriformabile. Ci sono due punti che riteniamo particolarmente gravi: il primo è il reato di clandestinità, che va abrogato. Il secondo riguarda invece i tempi di permanenza massima nei Cie: oggi arrivano fino a 18 mesi, vanno ridotti fino a un massimo di due'', dice Faraone. Tra le nuove norme sull'immigrazione, ''pensiamo a una revisione dei flussi di ingresso su base triennale. Inoltre vanno istituiti uffici di collocamento nelle ambasciate all'estero'', prosegue Faraone, che dice sì al diritto di voto ''per chi ha un permesso di soggiorno da 5 anni'' e si dichiara pronto a discutere di uno ''ius soli culturae''. Sulle unioni civili, ''il modello tedesco è quello a cui stiamo pensando per le coppie gay, ma anche in questo caso - sottolinea - andiamo oltre: servono interventi in aiuto a tutte le famiglie attraverso agevolazioni fiscali, tagli alle tasse sulla casa e sull'immondizia, agevolazioni per chi ha figli e contributi figurativi per le casalinghe''.

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