Soppressione Tribunale, si è consumata l’ennesima vergogna di Stato. Con la dichiarazione di inammissibilità della richiesta di referendum abrogativo della Riforma della Giustizia sono stati traditi i principi democratici sui cui fonda le sue basi la Costituzione italiana. È sconcertante che non si dia retta alle istanze pervenute da ben nove Consigli regionali. La pronuncia della Consulta ratifica, in modo chiaro e definitivo, la negazione del Diritto alla Giustizia in questo vasto e complesso territorio della Calabria. Non molliamo. Continueremo a batterci affinché, prima o poi, si ponga fine a questo epocale sopruso. Cosi il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, ha commentato la pronuncia con cui la Corte Costituzionale, organo che svolgono la funzione fondamentale di garantire l'applicazione dei principi della Costituzione, ha dichiarato inammissibile la richiesta di Referendum abrogativo della Riforma della Giustizia, che in Calabria è stato promosso dai Consiglieri regionali Giuseppe Caputo e Salvatore Magarò, avanzata da altre otto Regioni (Marche, Puglia, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Campania).