Daft Punk e Lorde sono i vincitori di questa 56ma edizione dei Grammy Awards, sorprendenti e spettacolari come quasi sempre riescono ad essere questi premi che uniscono in una serata il meglio della musica mondiale. Il duo francese dei Daft Punk, padrone indiscusso della musica elettronica, ha vinto in quattro categorie, tra cui miglior brano dell'anno con Get Lucky, album dell'anno con Random Access Memories, miglior duo e miglior album dance, mentre la diciassettenne neozelandese Lorde si è portata a casa il titolo di canzone dell'anno e miglior pop solo performance.
"Non me lo aspettavo proprio", ha detto la ragazza, mentre Thomas Bangalter e Guy-Manuel De Homem, completamente nascosti dai loro costumi da robot, hanno solo gesticolato il loro ringraziamento, per poi esibirsi sul palco con Steve Wonder. I migliori nuovi artisti sono Macklemore & Ryan Lewis. Sulla loro canzone, Same love, che esalta l'amore in tutte le sue forme e colori, è accaduto forse il fatto più sorprendente della serata: Queen Latifah, in un'insolita veste di ministro di culto, ha sposato 33 coppie, etero, gay e di razza mista e Madonna, vestita di bianco si è unita al coro di Same Love.
Bruno Mars si è aggiudicato il premio per il miglior album vocale pop, Michael Bublè ha vinto con To Be Loved la categoria miglior album tradizionale, mentre la miglior performance rock è andata ai Radioactive per Imagine Dragons. I Black Sabbath si sono aggiudicati la miglior performance metal, mentre Rihanna ha vinto per il miglior album Urban-Contemporary, Alicia Keys per il miglior album R&B e Jay Z e Justin Timberlake per la miglior collaborazione (con Jay-Z), ma la più importante puntualizzazione di questa cerimonia è arrivata quando si è trattato di decretare il vincitore fra la migliore canzone rock. L'eterna sfida fra Beatles e Rolling Stones infatti, ieri sera allo Staples Center di Los Angeles, ha finalmente avuto un vincitore. Sir. Paul McCartney, con Cut me some slack si è aggiudicato il premio per la migliore canzone rock. Era una lotta fra titani, candidati infatti erano, non solo i Rolling Stones con Doom And Gloom, ma anche i Black Sabbath con God Is Dead? (oltre ai Muse con Panic Station e Gary Clark Jr. con Ain't Messin 'Round). Presentati da una scollatissima Julia Roberts poi, McCartney al pianoforte e Ringo Starr alla batteria si sono esibiti sul palco con Queenie Eye e hanno ricevuto una standing ovation. Risale esattamente a cinquant'anni lo sbarco dei Beatles in America. Una delle più spettacolari esibizioni è stata quella offerta da Pink, degna degli acrobatismi del Cirque di Soleil mentre volteggia sospesa ad un cavo cantando 'Just Give Me A Reason. Beyoncè, fasciata in un body di chiffon nero e accompagnata sul palco dal marito Jay-Z , ha aperto la serata con Drunk In Love e Katy Perry, in una ambientazione da foresta incantata, vestita da strega con tanto di scopa, ha cantato Dark House. La più insolita accoppiata è stata quella del virtuoso del piano, il cinese Lang Lang con i Metallica. I Grammy hanno avuto anche una nota italiana, che però ha avuto luogo prima della cerimonia trasmessa in televisione. Ennio Morricone ha ricevuto il Grammy Trustees Award, che la National Academy of Recording Arts and Sciences riconosce ogni anno a chi nel corso della carriera ha dato un significativo contributo nel campo della registrazione musicale. E' il primo italiano a ricevere il premio, in passato andato fra gli altri ai Beatles, a Cole Porter, Frank Sinatra, Walt Disney e Steve Jobs.
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