Quasi fatta per l'accordo sulla legge elettorale. Via libera al 37% per il premio di maggioranza, alla delega al governo sui collegi e al Salva-Lega. La soglia di sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione scenderebbe dal 5 al 4,5%. Sarebbe questo - secondo quando viene riferito - uno dei punti dell'accordo tra Fi e Pd sulla riforma della legge elettorale. Dovrebbe essere poi stato fissato a 45 giorni il limite per la delega al governo per ridisegnare i collegi
"L'accordo - secondo il capogruppo Pd in commissione Emanuele Fiano - esce migliorato da quello presentato nella direzione ed è il migliore nelle condizioni date. Così - prosegue - non si chiude la porta ai partiti minori e si rappresentano le forze territoriali".
"Bene così. Adesso sotto con il Senato, le Province e il Titolo V. E soprattutto con il Jobs act. Dai che questa è la volta buona".Lo scrive su twitter il segretario del Pd Matteo Renzi.
"Le riforme istituzionali, la legge elettorale e la fine del bicameralismo paritario che rappresenta una cosa obsoleta nel nostro paese, sono fondamentali per la stabilita' e per mandare avanti il nostro paese. E' una buona notizia per l'Italia se riusciamo a farle". Lo ha detto il premier Enrico Letta a Bruxelles.
"La storia della Lega degli ultimi 20 anni - dice Maroni - è anche storia di coalizione: non per affinità ideologiche, ma sulla base di contenuti e programmi. Io sono favorevole, perchè l'esperienza di coalizione che sto facendo al governo della Lombardia, con i colleghi di Piemonte e Veneto ha buoni risultati e penso debba proseguire. Ma è una decisione che spetta agli organi della Lega".
Per il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera e relatore alla riforma elettorale Francesco Paolo Sisto (Fi), "sembra che sia vicino l'accordo sulle soglie al 4,5%, all'8, 12 e 37%". Le soglie a cui si riferisce Sisto sono quella di sbarramento per i partiti (4,5%), per i partiti che corrono fuori dalle coalizioni (8%), per le coalizioni (12%) nonché quella per il premio di maggioranza, che secondo Sisto scende al 15%.
"Siamo contrari - afferma Ciccio Ferrara, di Sel - ad una riforma elettorale che ha come unico scopo quello di limitare la rappresentanza di milioni di cittadini il cui voto non troverebbe nessuna corrispondenza in Parlamento". Il partito di Vendola è pronto a "dare battaglia contro questa legge Forzaitalicum". "La sua vocazione maggioritaria di veltroniana memoria dimostra un'idea proprietaria della politica - prosegue l'esponente di Sel - e il disprezzo dei partiti più grandi nei confronti delle minoranze. E' una legge antidemocratica che non risolve i nodi di incostituzionalità del Porcellum e aumenta ancora di più la distanza tra i cittadini e la politica, e si dimentica - colpevolmente - del gigantesco tema della democrazia italiana rappresentato dal conflitto di interessi. Sel - conclude Ferrara - e' pronta a dare battaglia in commissione e in Aula contro questa legge elettorale ForzaItalicum.