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M5S è scontro totale
insulti e occupazioni

M5s intende presentare ricorso alla Corte Costituzionale per sollevare conflitto di attribuzione nei confronti della presidente Boldrini e dei presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. Obiettivo: ottenere l'annullamento delle ultime votazioni su dl Bankitalia, legge elettorale e dl carceri.

Prosegue la bagarre in parlamento. Le porte di accesso agli uffici della presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio sono sbarrate da ieri sera. Le porte a vetri blindati risultano chiuse a chiave: devono essere aperte dall'interno dai commessi dell'anticamera. Non era mai successo. "Dopo aver atteso mezz'ora ci siamo allontanati dall'ufficio di presidenza perché la Boldrini era riunita con la maggioranza per decidere il da farsi. Decidono sempre fuori dalle sedi competenti e noi non ci stiamo". Lo dice Luigi Di Maio all'ANSA annunciando che il M5s lascia l'ufficio di presidenza della Camera convocato sugli incidenti di ieri. 

Tensione anche in sala stampa alla Camera. Alcuni deputati grillini, tra cui Alessandro Di Battista, hanno 'fatto muro' fisicamente e poi urlato, impedendo, così, al capogruppo Pd Roberto Speranza di parlare di fronte alle telecamere nella saletta di Montecitorio adibita a questo. Il capogruppo ha dovuto alla fine rinunciare e tra lui e i deputati grillini sono volate parole grosse e ne è sfociata undiscussione piuttosto animata L'episodio dopo le tensioni questa mattina nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. I deputati M5s stamattina hanno occupato l'aula e la presidenza dove si esaminava il dl carceri. La presidente Donatella Ferranti ha cambiato sede di esame e messo direttamente in votazione il mandato al relatore che ha avuto l'ok con gli emendamenti tutti respinti per l'Aula. Le tensioni sono proseguite anche dopo il voto della Commissione Affari Costituzionali della Camera sulla legge elettorale. I due parlamentari del Pd Emanuele Fiano e Nico Stumpo sono usciti a forza di spintoni dalla commissione bloccata dai deputati di M5s e sono stati portati via a forza dai colleghi perché stavano per venire alle mani con i grillini. Alla fine del blocco c'è stato anche un violento alterco verbale tra il presidente Francesco Paolo Sisto e alcuni deputati di M5s.

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