Il governo indiano avrebbe deciso di rinunciare all'uso della legge anti-pirateria ('Sua Act'), che prevede la pena di morte, per costruire l'accusa nei confronti dei marò. Lo ha appreso oggi l'ANSA a New Delhi. Secondo fonti governative indiane, la nuova posizione sarà presentata nell'udienza lunedì prossimo in Corte Suprema.
"Non si può continuare così: sono due anni che aspettiamo e non c'è più tempo per ulteriori rinvii. In questa settimana l'India metta le carte sul tavolo". Così il premier Enrico Letta risponde ad una domanda sui Marò, ribadendo che "per noi è un affare molto serio".
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