Anche il Financial Times pubblica oggi le rivelazioni di Alan Friedman sul ruolo giocato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella crisi del governo Berlusconi, in una analisi dello stesso autore dal titolo 'Monti's secret summer', 'l'estate segreta di Monti'.
Il giornale della City dedica un'intera pagina alle anticipazioni sui contenuti del libro di Friedman "Ammazziamo il gattopardo", apparse oggi anche sulla stampa italiana, nel quale si parla dei colloqui di Napolitano nell'estate 2011 con Mario Monti, che precedono di mesi la nomina dell'allora presidente della Bocconi a premier dopo l'uscita di scena di Silvio Berlusconi nel novembre 2011. Friedman ricorda anche che il ruolo avuto da Napolitano è stato apertamente criticato dal "comico diventato politico" Beppe Grillo, che ne ha chiesto il suo 'impeachment'. "L'Italia resta profondamente divisa sugli eventi del 2011 e sul ruolo di Napolitano", afferma Friedman al termine della sua analisi. "La discussione sul fatto che Napolitano sia andato oltre i suoi poteri costituzionali durante l'estate e l'autunno del 2011 può essere lasciata agli storici".
"Nell'estate del 2011 ho avuto dal presidente della Repubblica dei segnali: mi aveva fatto capire che che in caso di necessità dovevo essere disponibile. Ma è assurdo che che venga considerato anomalo che un presidente della Repubblica si assicuri di capire se ci sia un' alternativa se si dovesse porre un problema". Lo dice Mario Monti al tg1.
Nel rivendicare la correttezza dei contatti avuti con Giorgio Napolitano nell'estate del 2011, Mario Monti rivela al tg1 di essere stato contattato anche dal predecessore di Napolitano al Quirinale per un incarico da presidente del consiglio: "Anni prima - dice Monti - anche Ciampi discretamente mi contattò per sapere se a certe condizioni sarei potuto essere disponibile" .